Blitz tra San Rigo e via Turri: sequestrati più di tre chili di droga

17 maggio 2016 | 15:33
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Blitz tra San Rigo e via Turri: sequestrati più di tre chili di droga

Arrestato un trentunenne reggiano e denunciato un marocchino di 27 anni

REGGIO EMILIA – Un’operazione anti-droga, che ha tenuto impegnati gli agenti della Polizia municipale di Reggio Emilia per buona parte della giornata di ieri, tra Villa San Rigo alle porte della città e il quartiere della stazione centrale, ha portato al sequestro di più di tre chili di marijuana e 146,80 grammi di hascisc, all’arresto di un giovane reggiano e alla denuncia di un altro, cittadino marocchino. Il primo blitz è scattato durante la mattinata in un’abitazione di San Rigo che, secondo gli investigatori, D. C., trentunenne reggiano poi arrestato, utilizzava come base di ‘appoggio’ del traffico illecito.

Nella cucina di casa, dentro due barattoli, gli agenti hanno ritrovato qualche grammo di hascisc ed ‘erba’, mentre il deposito consistente era in garage: sotto un cumulo di vestiti sporchi, sono stati trovati quattro sacchi di carta colmi di infiorescenze di marijuana e 10 panetti di sostanza pronta per la vendita, per un totale di 3,244 chili di marijuana e 146,80 grammi di hascisc.

Il secondo blitz è avvenuto nel primo pomeriggio in via Turri, nel quartiere della stazione, sulla scorta di alcuni indizi rintracciati all’interno dell’abitazione di San Rigo, dove gli agenti del nucleo Antidroga della Municipale avevano raccolto elementi per risalire a un’altra persona. Nell’alloggio, in cui risultava domiciliato Y. S., cittadino marocchino di 27 anni con precedenti penali specifici, gli agenti hanno rinvenuto quasi quattro grammi di pericolosi funghi allucinogeni.

Come disposto dal sostituto procuratore della Repubblica Valentina Salvi, il trentunenne arrestato in flagranza di reato aspetterà agli arresti domiciliari l’udienza di convalida fissata per domani, 18 maggio, mentre il ragazzo marocchino è stato deferito all’autorità giudiziaria. Il blitz di San Rigo ha preso le mosse dall’indagine milanese sui writers, condotta dalla procura della Repubblica e dalla Polizia municipale di Milano, a cui si collegano perquisizioni in tutto il nord-ovest del paese. Un’azione complessa e coordinata che ha consentito di sgominare la fitta rete di vandali, conosciuti con l’acronimo di Wca (“We Can All”), che imbrattava treni in Italia e in mezza Europa.