Abuso di alcol, nuovo giro di vite del Comune in centro storico

19 maggio 2016 | 17:47
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Abuso di alcol, nuovo giro di vite del Comune in centro storico

Se presenti criticità, stop a consumo bevande alcoliche in qualsiasi contenitore eccetto che per le distese. Nuove norme per la pulizia e il decoro delle vetrine dei negozi

REGGIO EMILIA – Nuovo giro di vite dell’amministrazione comunale contro l’abuso di alcol in centro storico e nuove regole in materia di pulizia di vetrine, bacheche per mostrare oggetti e accessi dei negozi. Le nuove norme sono contenute nella proposta di aggiornamento di due articoli del Regolamento di polizia locale che sarà presentata stasera alle 19.30 dall’assessore a Sicurezza e Città storica Natalia Maramotti alla Commissione consiliare e prossimamente al voto del consiglio comunale.

Se presenti criticità, stop a consumo bevande alcoliche eccetto che per le distese
Il 19 bis introduce in particolare, quando siano presenti criticità che pregiudicano le condizioni di vivibilità di aree del territorio, la possibilità dell’amministrazione comunale di ordinare variazioni e restrizioni degli orari di apertura e chiusura dei locali e dispone – in casi di degrado e insicurezza – il divieto del consumo di sostanze alcoliche su suolo pubblico (eccetto le distese) in qualsiasi contenitore.

E’ quindi confermato (articolo 19) il divieto ai titolari di pubblici esercizi, di attività artigianali di produzione e vendita di prodotti alimentari, di circoli privati presenti sul territorio comunale, di vendere per asporto qualsiasi tipo di bevanda, in contenitori di vetro dalle ore 20 alle ore 6. Confermati inoltre, insieme con l’obbligo di mantenere pulito e in ordine lo spazio delle distese, la somministrazione e il consumo di bevande alcoliche, anche in vetro, nelle distese e nello spazio in torno ad esse per un raggio di 10 metri.

Le modifiche
Nel dettaglio le modifiche prevedono che da oggi potrà essere vietata la vendita per asporto di alcolici in qualsiasi contenitore dalle 15 alle 7 del giorno seguente e l’orario di chiusura dei pubblici esercizi potrà essere anticipato sino alle 20 e quello di apertura potrà essere posticipato sino alle 7.

Scrive il Comune: “Sono possibili provvedimenti ulteriormente limitativi degli orari, qualora gli accertamenti di Polizia municipale e da altri organi di controllo evidenzino situazioni di persistente degrado. Sarà possibile prevedere deroghe di ampliamento dei limiti orari, in caso di sottoscrizione, da parte degli esercenti, di impegni formali a non detenere, vendere e somministrare bevande alcoliche (sempre che la specifica situazione del contesto urbano lo consenta)”.

La violazione di queste disposizioni e degli impegni comporta, oltre all’erogazione delle sanzioni già previste dal Regolamento, anche la revoca della deroga sull’orario di apertura. In caso di reiterate violazioni delle limitazioni, sarà disposta la sospensione per due giorni dell’attività. Per ogni ulteriore reiterazione nell’arco del biennio, oltre alla sanzione pecuniaria già prevista dal Regolamento, sarà disposta la sospensione per tre giorni dell’attività.

Consumo di alcol su suolo pubblico
L’amministrazione comunale potrà anche disporre, con atti sindacali, ulteriori limitazioni e divieti del consumo di bevande alcoliche su aree pubbliche o soggette ad uso pubblico. Ovvero divieto di consumo di ogni genere di bevanda alcolica in contenitori di qualsiasi tipo, sulle aree pubbliche o ad uso pubblico in determinate fasce orarie e divieto di consumo di ogni genere di bevanda alcolica in contenitori di qualsiasi tipo sulle aree pubbliche o ad uso pubblico per tutte le 24 ore.

Tutti questi divieti, ovviamente, non si applicano, all’interno delle distese o nell’area ad esse adiacenti nel raggio di 10 metri; in caso di autorizzazioni in deroga per attività temporanee di somministrazione.

Pulizia di vetrine, bacheche per mostrare oggetti e accessi dei negozi
L’altro aggiornamento, con indicazioni più dettagliate e ampie, riguarda l’articolo 10 del Regolamento, in materia di “pulizia di mostre, vetrine ed accessi”. I titolari delle attività aperte al pubblico – ad esempio, esercizi commerciali e di ristorazione – in solido con i proprietari degli immobili, che abbiano vetrine o serrande poste su area di pubblico passaggio, sono obbligati a “provvedere alla pulizia delle aree antistanti l’ingresso, delle vetrine, degli spazi compresi tra le serrande a maglie tubolari (attraverso cui è possibile gettare o abbandonare oggetti, ndr) e le entrate, degli spazi rientranti non protetti da serrande, delle bacheche, delle insegne e delle tende esterne” poste a protezione di vetrine e ingressi degli esercizi”.

Al fine di prevenire incuria e degrado in locali dismessi, cioè sfitti o comunque non occupati da attività, presenti sull’intero territorio comunale, compreso il centro storico, i proprietari degli immobili dovranno aver cura della pulizia delle vetrine, delle serrande, delle entrate e degli spazi rientranti non protetti da serrande, delle insegne di esercizio, dalle tende e alle bacheche non rimosse dopo la chiusura dell’esercizio.

E’ poi introdotto il divieto di affissione, interna ed esterna alle vetrine, di manifesti, volantini, altri avvisi e fogli di giornale (fanno eccezione le comunicazioni di trasferimento dell’attività e le offerte di locazione o vendita entro le dimensioni massime di 50 centimetri di altezza per 40 centimetri di lunghezza). I proprietari avranno  45 giorni di tempo, dalla pubblicazione del Regolamento, per adeguarsi.

All’interno del perimetro del centro storico, si dispone l’oscuramento delle vetrine di esercizi che hanno cessato l’attività, da effettuarsi entro 15 giorni dalla chiusura della stessa attività esercitata nei locali (con modalità e materiali che saranno definiti dall’Amministrazione). I proprietari dovranno provvedere all’adeguamento entro 120 giorni dalla pubblicazione del Regolamento. Qualora queste nuove disposizioni non vengano attuate, titolari e proprietari saranno soggetti a una sanzione di 250 euro.