Sciopero metalmeccanici, in duemila davanti a Unindustria

20 aprile 2016 | 12:31
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Fischietti, slogan e fumogeni per la protesta per il rinnovo del contratto di lavoro. Guaitolini: “La miglior risposta a Federmeccanica che dice che rappresenta i lavoratori”

REGGIO EMILIA – Fischietti, slogan e fumogeni, stamattina, davanti alla sede di Unindustria di via Toschi per lo sciopero di quattro ore che, dopo otto anni, vede unite nelle piazze di tutta Italia le tre organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, Fim-Fiom-Uilm, a sostegno della trattativa di rinnovo del contratto nazionale.

Una chiara risposta a Unindustria Reggio che, nei giorni scorsi, aveva reso note le sue posizioni sulla vertenza (chiedendo di lasciar perdere richieste salariali che aumentano il costo del lavoro) dopo sei mesi di negoziato e 15 incontri tra sindacati e Federmeccanica che vedono uno stallo sostanziale della trattativa, in particolare su salario e orari di lavoro.

Dal palco allestito in via Toschi si sono succeduti diversi interventi per spiegare le ragioni della protesta. Dopo i segretari provinciali di Fiom Cgil, Sergio Guaitolini e Uilm Uil, Jacopo Scialla, e due delegati della Corghi e della Lombardini hanno preso la parola  Nicola Alberta della Fim Cisl nazionale e Michela Spera della Fiom Cgil.

A concludere la manifestazione reggiana il segretario generale nazionale della Uilm Uil, Rocco Palombella. Mentre Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl e Maurizio Landini, segretario generale Fiom Cgil hanno concluso le mobilitazioni rispettivamente di Napoli e Milano.

Una seconda mobilitazione si è tenuta nella Bassa reggiana dove un corteo di circa mille lavoratori si è sviluppato nell’area industriale Ranaro di Reggiolo per convogliare in presidio davanti ai cancelli della Comer Industries, azienda del presidente di Federmeccanica, Fabio Storchi.

Qui hanno preso la parola Valdis Righi, della segreteria provinciale Fiom Cgil e Giancarlo Pelati della Uilm Uil. A concludere è intervenuto per la Fim Cisl provinciale Michele Del Fabbro. Scrive il sindacato: “Altissime le percentuali di adesione allo sciopero nelle principali aziende della Provincia con picchi del 95%. Tra le aziende più significative segnaliamo Comer Industries 90% Lombardini 90% Bosch 90% Walvoil 90% Ognibene 90% Meta System 95% Argo Tractors 95% Corghi 95% Emmegi 75% Interpump 90% Tecnogas 90% Omstill 85% Ardagh 90% IpCleaning 90% Elettric80 80% Padana Tubi 80% Bucher 90% Danfoss 90%”.

Intervistato da Reggio Sera il segretario provinciale della Fiom, Sergio Guaitolini, ha commentato: “Lo sciopero sta andando molto bene: i dati che arrivano da decine di aziende ci dicono che la partecipazione è fra l’ottanta e il novanta per cento. Le linee sono ferme. Questa è la miglior riposta a Federmeccanica che dice che rappresenta i lavoratori. Siamo in duemila qui e in mille alla Comer, l’azienda del presidente Fabio Storchi. Credo che questa sia la risposta migliore che i lavoratori stanno dando per dire che vogliono un contratto nazionale per tutti, che difenda il potere di acquisto e che non aumenti l’orario del lavoro e che allarghi i diritti a tutti i lavoratori indipendentemente dalle tipologie di contratto con cui sono stati assunti”.