Regeni, ambasciatore italiano al Cairo rientrato in Italia

10 aprile 2016 | 21:28
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Regeni, ambasciatore italiano al Cairo rientrato in Italia

Gentiloni: “Non rinunciamo alla verità. Abbiamo deciso, visto che il livello di collaborazione si è rivelato insufficiente, di prendere delle misure che diano questo segnale di insoddisfazione in modo proporzionato e senza scatenare guerre mondiali”. L’Egitto: “In Italia il caso sfruttato politicamente”

REGGIO EMILIA – L’ambasciatore italiano in Egitto, Maurizio Massari, ha lasciato il Cairo ed è rientrato in Italia, dove è stato richiamato per consultazioni dal ministro degli esteri Paolo Gentiloni in seguito agli sviluppi delle indagini sul caso Regeni. Fonti dello scalo della capitale egiziana – si apprende oggi – lo hanno visto passare i normali controlli di sicurezza. Massari, che è stato salutato da un funzionario dell’ambasciata, non ha rilasciato dichiarazioni.

Gentiloni, non rinunciamo alla verità
“Non c’è da parte nostra una rinuncia a chiedere che venga assicurata la verità, come è doveroso che sia. C’è la decisione, visto che il livello di collaborazione si è rivelato insufficiente, di prendere delle misure che diano questo segnale di insoddisfazione in modo proporzionato e senza scatenare guerre mondiali”, dice il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in merito al richiamo per consultazioni dell’ambasciatore Massari dopo il nulla di fatto delle indagini sulla morte di Regeni. “Nei prossimi giorni valuteremo le misure da prendere”, ha ribadito.

In un intervento telefonico trasmesso da una tv privata, il portavoce del ministero degli Esteri egiziano Ahmed Abou Zeid ha sostenuto che in Italia “alcuni dossier, come il caso Regeni, vengono sfruttati per questioni interne”.  “Le indagini investigative nel mondo – ha aggiunto il ministro – si fanno molto spesso basandosi sui tabulati, sulle intercettazioni. Se non ci fosse il traffico di celle telefoniche, buona parte delle indagini che si fanno anche nei Paesi più attaccati alla privacy non si farebbero. Io rispetto gli argomenti dei governi con cui abbiamo a che fare però bisogna giudicare con buon senso, e il buon senso dice che nelle indagini si usano questi strumenti. Dalle Alpi alle Piramidi”, ha aggiunto.