Prostituzione, denunciati tre cinesi: sfruttavano connazionali

4 aprile 2016 | 16:45
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Prostituzione, denunciati tre cinesi: sfruttavano connazionali

Le ragazze fornivano prestazioni sessuali con un tariffario che andava dai 30 ai 100 euro

REGGIO EMILIA – Un cinese di 44 anni, R.B., residente a Rovigo ma domiciliato a Reggio, è stato denunciato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Adria (RO) e della Stazione di Porto Viro (RO), insieme a due suoi connazionali, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

I militari hanno proceduto con numerose perquisizioni domiciliari nel Basso Polesine e nelle province di Brescia e Reggio Emilia. Gli investigatori dell’Arma, supportati dai militari lombardi ed emiliani, hanno portato così a conclusione l’operazione investigativa denominata “Dragone Giallo”, con cui è stato disarticolato un gruppo criminale composto esclusivamente da cinesi, che avevano avviato una fiorente attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione all’interno di private abitazioni.

Insieme al cinese residente a Reggio sono stati denunciati D.Z, 45 anni, che abita in provincia di Brescia e che si occupava dell’affitto dell’appartamento e dell’attività logistica connessa all’immobile e degli annunci e L.W., 43 anni, clandestina, della provincia di Brescia, la maitresse che rispondeva alle telefonate dei clienti e poi contattava le prostitute per disporre il tipo di prestazione da fornire e il tariffario concordato.

I tre denunciati, insieme ad altri soggetti nei confronti dei quali sono ancora in corso accertamenti, sono accusati di aver sfruttato le loro connazionali. Le donne all’interno di due appartementi di Porto Viro (RO), fornivano prestazioni sessuali con un tariffario che andava dai 30 ai 100 euro. Sono stati videoriprese diverse decine di incontri tra i clienti e le donne in media della durata di pochi minuti.
Mediante annunci su giornali locali, e siti internet specializzati negli incontri, la clientela aveva la possibilità di procurarsi il recapito telefonico, venendo poi indirizzata a Porto Viro.

L’indagine è partita l’estate scorsa quando un via vai di persone nei pressi di un appartamento di via Cesare Battisti aveva attirato l’attenzione degli investigatori dell’Arma che da Viro hanno avviato indagini con pedinamenti che poi hanno portato anche a Brescia e Reggio.