Piazza Grande, i racconti dei profughi siriani

11 aprile 2016 | 09:37
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Piazza Grande, i racconti dei profughi siriani

E’ in strada il nuovo numero di Piazza Grande di aprile

REGGIO EMILIA – “Guerre e Pace” è il titolo di copertina, perchè la foto ritrae due profughi siriani ospiti della Parrocchia di Bagnolo in Piano. Si chiamano Sabah e Moamed. Con loro, nei locali a fianco della chiesa di San Michele della Fossa,  sono stati accolti anche  il figlio con la moglie e i due nipotini. Sei persone che fuggono dalla guerra e cercano la pace.

Come altri 17 profughi siriani resteranno nella nostra provincia per circa un anno grazie al corridoio umanitario organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, il Governo e alcune Diocesi italiane. Margherita Grassi ha intervistato Sabah e Moamed (pag.3) e Amani Sadat parla del progetto della Comunità di Sant’Egidio, un modo concreto per aiutare i profughi che fuggono dalla Siria.

Nelle pagine reggiane di questo numero di Piazza Grande abbiamo dedicato spazio ad una ricorrenza per noi sempre importante: il 25 aprile. Chiara Casoli ha raccolto i ricordi della partigiana Ester che racconta le sofferenze della guerra e la felicità nel giorno della Liberazione. Da Barbara Curti un ritratto di Pietro Iotti, anch’egli protagonista della lotta al nazifascismo e sopravvissuto a Mauthausen. Scomparso recentemente, avrebbe compiuto 90 anni questo 25 aprile.

Sempre nelle pagine reggiane Paola Vignudini firma il primo pezzo di una serie che Piazza Grande vuole dedicare al fenomeno delle nuove povertà nei diversi distretti della nostra provincia. Abbiamo iniziato dal distretto di Correggio. Katia Pizzetti racconta com’è nato il “Comitato No Mc Donald’s a Baragalla” e fa il punto su una vicenda che vede molti cittadini del quartiere opporsi all’apertura di un’attività di ristorazione.

In questo numero si parla anche di bullismo e di un’iniziativa del sindacato pensionati della Cgil rivolta alle scuole sul tema dei migranti. Scopriremo infine un modo originale di trascorrere la Pasqua, un’esperienza vissuta da un gruppo di giovani volontari reggiani.

Molto particolare in questo numero l’inserto comune con Bologna. Le pagine centrali (che in genere ospitano l’approfondimento del giornale) questa volta sono dedicate ad una graphic novel: “Via Mariano Tuccella” di Emanuele Racca Vincitore del concorso Flashfumetto sezione Yoda nel 2012 e di Coop for words nel 2013, Racca ha trascorso alcuni giorni nei luoghi frequentati dalle persone senza dimora. Il fumetto racconta la storia di alcuni senza dimora e degli ostacoli a cui devono far fronte ogni giorno, come il problema della residenza, senza la quale non si ha accesso al servizio sanitario nazionale. Nel fumetto si parla anche della composizione demografica della popolazione dei senza dimora e di quali sono stati i cambiamenti avvenuti negli ultimi 20 anni.