Parmigiano Reggiano salvo, bloccati semafori su alimenti

13 aprile 2016 | 19:13
Share0
Parmigiano Reggiano salvo, bloccati semafori su alimenti

Soddisfazione, da parte di Confcooperative, per il voto con il quale il Parlamento Europeo ha bocciato il sistema di etichettatura relativo ai profili nutrizionali che aveva già portato diversi Paesi ad adottare sistemi sul modello del “semaforo inglese”

REGGIO EMILIA – Soddisfazione, da parte di Confcooperative, per il voto con il quale il Parlamento Europeo ha bocciato il sistema di etichettatura relativo ai profili nutrizionali che aveva già portato diversi Paesi ad adottare sistemi sul modello del “semaforo inglese”, che prevedeva, ad esempio, un “bollino rosso” anche su diverse Dop ed eccellenze d’origine italiana, tra le quali il Parmigiano Reggiano, la pasta, l’olio d’oliva e il prosciutto.

“Un sistema pressapochista – sottolinea Alberto Lasagni, responsabile delle coop agricole e agroalimentari di Confcooperative – privo di qualsiasi criterio scientifico e in grado di generare non solo perplessità, ma preoccupazioni del tutto ingiustificate tra i consumatori, con danni inaccettabili, ingiustificati e già registrati a carico di prodotti d’origine italiana che a livello internazionale si distinguono per qualità e sicurezza”.

Proprio un anno fa – il 15 aprile – la centrale cooperativa reggiana aveva chiesto una “forte azione politica” al Governo italiano e all’Unione Europea per porre fine alla confusione che si era ingenerata sulle etichette alimentari in Europa e ai rischi che si addensavano sull’export di alcuni nostri prodotti agroalimentari. Nel mirino di Confcooperative non c’erano solo i semafori sulle etichette in Gran Bretagna, ma anche sistemi molto simili già adottati in Olanda, Svezia, Danimarca, Islanda e prossimi a partire anche in Francia.

“La corretta informazione del consumatore – spiega Lasagni – va assolutamente garantita, ma deve essere oggettiva e basata su evidenze scientifiche, e su queste basi è evidente che le nostre Dop possono presentarsi con un ulteriore valore aggiunto, mentre con sistemi semplicisticamente basati su semafori o sorrisi non si arriva da nessuna parte, si danneggiano prodotti e produttori e si alimenta il sospetto che il tutto sia basato su interessi commerciali e non sulla reale tutela del consumatore”.

Da Confcooperative, insieme alla soddisfazione per il voto del Parlamento Europeo, viene anche il ringraziamento al Governo e agli europarlamentari italiani, ed in particolare a Paolo De Castro, già ministro dell’Agricoltura italiano, “per questo primo significativo risultato che consente di intraprendere un percorso sicuramente più credibile in materia di etichettatura a livello europeo, puntando anche ad una armonizzazione che eviti l’adozione di criteri diversi da un Paese all’altro”.