Panama papers, spuntano i nomi di due reggiani

8 aprile 2016 | 09:20
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Panama papers, spuntano i nomi di due reggiani

Sono gli armatori Giovanni Fagioli e Gabriele Benfenati, rispettivamente presidente e consigliere di Snatt logistica

REGGIO EMILIA –  Ci sono anche due reggiani fra i primi cento nomi pubblicati oggi dall’Espresso che sono spuntati nei file del Mossack Fonseca (vera e propria fabbrica di società offshore) ricevuti da una gola profonda e diffusi da un consorzio internazionale di giornalisti investigativi, i cosiddetti Panama Papers. Si tratta di due armatori: Gabriele Benfenati e Giovanni Fagioli.

Giovanni Fagioli, 51 anni, è conosciuto a Reggio perché come armatore è presidente e amministratore delegato della Finaval Spa, società di navigazione attiva da oltre 20 anni nel trasporto di petrolio greggio e di prodotti petroliferi con una flotta composta da 13 navi ed è inoltre presidente di Snatt logistica. Gabriele Benefenati è invece consigliere Snatt logistica.

La società di Fagioli presente nei file, secondo quanto riporta l’Espresso, è la Great Alleance International Limited, con sede alle Isole Vergini Britanniche e l’intermediario è la Confluence Management Consulting Limited. L’armatore viene indicato come Pep, “Political Exposed persone”, sigla che lo studio Mossack Fonseca usa per definire le “persone politicamente esposte” perché Fagioli era anche console onorario per la Repubblica di Bulgaria a Parma fino al 2015. Risulta che Fagioli non ha risposto alle domande de l’Espresso.

E’ bene precisare che la loro presenza in quelle liste non li classifica di per sé come evasori dato che potrebbero avere portato anche legalmente i loro soldi all’estero, ma finiranno sicuramente nel mirino del Fisco italiano che ha già dichiarato che indagherà sugli ottocento nominativi di nostri connazionali presenti nei file dei paradisi ficali. Da parte loro, invece, le procure italiane indagheranno per riciclaggio.

Il Fisco, ora, dovrà verificare, per tutti gli ottocento nominativi italiani, le voluntary disclosure e capire se l’autodenuncia dei capitali esteri è stata completata. E’ bene precisare che, a differenza di altri Stati, Panama non ha mai aderito ad alcun accordo. E’ bene precisare che avere società estere è lecito, ma bisogna dichiaralo. Così come bisogna dichiarare tutto il loro patrimonio: capitali, immobili e singole quote societarie. Ad oggi, secondo il Fisco, nessun italiano ha mai dichiarato legalmente le sue proprietà offshore.