Panama Papers, protesta a Downing Street: “Cameron dimettiti”

9 aprile 2016 | 18:10
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Panama Papers, protesta a Downing Street: “Cameron dimettiti”

Migliaia in strada contro il premier britannico coinvolto nello scandalo per il fondo offshore del padre Ian

REGGIO EMILIA – Migliaia di persone sono scese in strada a ridosso di Downing Street per chiedere le dimissioni del primo ministro David Cameron, coinvolto nello scandalo dei Panama Papers per il fondo offshore del padre Ian. Lo riferiscono i media, tra cui il Guardian e il Telegraph

“Non è stata una gran settimana”: lo ha detto il premier britannico David Cameron, provocando le risa dei suoi interlocutori, a proposito del suo coinvolgimento nello scandalo delle società offshore costituite attraverso lo studio legale panamense Mossack Fonseca. “Avrei dovuto e potuto gestire la vicenda meglio – ha aggiunto -. Ci sono lezioni da imparare e le imparerò. E non date la colpa all’ufficio del 10 Downing Street, o consiglieri senza nome. La colpa è mia”.

Il premier, in questo primo commento pubblico dopo avere ammesso, alla fin fine, di avere beneficiato degli investimenti offshore del fondo Blairmore di proprietà di suo padre, ha confermato che pubblicherà le sue dichiarazioni dei redditi. Sale intanto la pressione su Cameron e dai deputati dei partiti d’opposizione arriva la richiesta di massima trasparenza e di riferire alla Camera dei Comuni su suoi eventuali altri interessi in paradisi offshore. Il cancelliere dello Scacchiere ombra, il laburista John McDonnell, ha affermato che la fiducia dei cittadini nel premier è stata ”erosa in modo significativo” ma al momento non sono in discussione le dimissioni di Cameron bensì la richiesta di una totale chiarezza.

Parole simili a quelle usate dalla leader scozzese Nicola Sturgeon, secondo cui il premier ”ha dato l’impressione di voler nascondere qualcosa negli ultimi giorni” e non solo deve essere del tutto ”trasparente” ma lo stesso sistema fiscale britannico deve essere rivisto alla luce dello scandalo. Mentre il leader dei lib-dem, Tim Farron, definisce l’operato di Cameron ”moralmente vergognoso”, ma non ne chiede le dimissioni.

Edward Snowden, la ‘talpa’ del datagate attualmente ‘ospite’ della Russia, ha di fatto incoraggiato le dimissioni del premier britannico David Cameron in una serie di tweet. “Le prossime 24 ore potrebbero cambiare la Gran Bretagna” ha scritto sottolineando che “in Islanda il 10% dell’elettorato è sceso in piazza nel giro di 24 ore e per molto meno”. La notizia trova molta eco sui media russi ma si trova anche sul Guardian online.