Fmi taglia pil Italia a +1% nel 2016: +1,1% nel 2017

12 aprile 2016 | 16:00
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Fmi taglia pil Italia a +1% nel 2016: +1,1% nel 2017

Crescita più lenta delle attese. Stime inferiori a Def. Deficit Italia al 2,7% in 2016, a 1,6% nel 2017

REGGIO EMILIA – Il Fmi taglia le stime di crescita per l’Italia. Secondo il Fondo monetario internazionale il pil del Belpaese crescerà quest’anno dell’1,0% (-0,3 punti percentuali rispetto alle previsioni di gennaio) e nel 2017 dell’1,1% (-0,1 punti). “La crescita è stata più lenta del previsto in Italia” afferma il Fondo, parlando di crescita “modesta” per Germania, Francia e Italia. Le stime del Fmi sono più basse di quelle contenute nel Def, nelle quali si stima una crescita dell’1,2% nel 2016 e dell’1,4% nel 2017.

Il Fmi taglia le stime di crescita globali
Il Pil mondiale crescerà quest’anno del 3,2%, ovvero 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di gennaio. Nel 2017 la crescita accelererà al 3,5% (-0,1 punti percentuali). “La ripresa globale continua ma sempre più lenta e fragile”, afferma il Fondo, definendo la crescita “troppo lenta” ormai “per troppo tempo”. “Restano significativi rischi al ribasso”, fra i quali quello di scivolare in una “stagnazione secolare”.

Recessione e deflazione
Aumentano le chance di recessione e deflazione. Lo afferma il Fmi, sottolineando che ”con l’aumento dei rischi al ribasso per la crescita e la debolezza dei prezzi delle commodity, c’e’ un aumento dei rischi di deflazione nell’area euro, in Giappone e negli Stati Uniti. Le probabilita’ di deflazione in Eurolandia sono salite a quasi il 35% dal meno del 30% dell’aprile 2015 e meno del 25% dell’ottobre 2015. Per il Giappone le chance di deflazione sono vicine al 20% e per gli Stati Uniti al 10%. Le probabilita’ di recessione sono salite al 40% per il Giappone, sono vicine al 35% per Eurolandia e sotto il 25% per gli Stati Uniti.