Evasione, sequestrati beni per 4,4 milioni a imprenditore

19 aprile 2016 | 12:31
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Evasione, sequestrati beni per 4,4 milioni a imprenditore

Carmine Cappa, 73 anni, imprenditore originario di Cutro (KR), è stato denunciato: sigilli a una ditta individuale, 38 immobili, 3 auto, sei rapporti bancari, una polizza assicurativa, tre portafogli titoli e una cassetta di sicurezza contenente oggetti preziosi

REGGIO EMILIA – I finanzieri del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, hanno sequestrato, a Reggio Emilia, Milano e Albinea, fabbricati, autovetture, conti e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 4,4 milioni di euro. Il sequestro comprende una ditta individuale, 38 immobili, 3 auto, sei rapporti bancari, una polizza assicurativa, tre portafogli titoli e una cassetta di sicurezza contenente oggetti preziosi. Il tutto perché ritenuto provento di un’attività illecita di false fatturazioni.

L’attività investigativa di carattere economico–patrimoniale, svolta dai finanzieri reggiani, ha evidenziato l’esistenza di una netta sperequazione tra i redditi dichiarati da Carmine Cappa, 73 anni, imprenditore originario di Cutro (KR), denunciato per evasione fiscale da anni residente a Reggio Emilia, e dal suo nucleo familiare ed il patrimonio agli stessi riconducibile.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal tribunale in seguito alle indagini svolte dalla Finanza coordinate dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani. L’operazione trae origine da una verifica fiscale svolta nei confronti della ditta individuale intestata a Cappa che si è conclusa con la constatazione di oltre 5,5 milioni di ricavi non dichiarati e la denuncia dell’imprenditore per violazioni al decreto 74/2000. Il soggetto definiva in adesione il suo debito con il fisco, con il pagamento di 1,2 milioni di euro.

L’attività di servizio rientra in uno specifico piano operativo, che ha l’obiettivo di rafforzare e rendere sistematico lo sviluppo delle investigazioni economico-patrimoniali e la conseguente applicazione di misure ablative nei confronti di soggetti connotati da pericolosità economico-finanziaria ai sensi dell’art. 1 del Decreto Legislativo 159/2011, codice antimafia.

Ovvero di chi, per condotta e tenore di vita, si ritiene vivano abitualmente, anche in parte, con proventi derivanti da delitti di natura economico-finanziaria.