Europei 2016 nel mirino dei terroristi di Bruxelles

11 aprile 2016 | 21:23
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Europei 2016 nel mirino dei terroristi di Bruxelles

Volevano colpire prima del 10/6 per far annullare torneo. Parigi, il fratello di Abaaoud verso Europa per vendicarlo

REGGIO EMILIA – I terroristi dell’aeroporto di Zaventem e della metro di Bruxelles volevano fare annullare gli Europei 2016 di calcio in programma in Francia dal 10 giugno, organizzando attacchi terroristici prima di quella data. E’ quanto emerge da una registrazione ottenuta da Bfm Tv, un audio di oltre 16 minuti preso dal computer di uno dei kamikaze di Zaventem, Ibrahim El Bakraoui.

Younes Abaaoud, 15 anni, fratello minore di Abdelhamid Abaaoud, la ‘mente’ della strage di Parigi, sarebbe in viaggio verso l’Europa con l’intenzione di vendicare il fratello. Lo scrive l’agenzia Belga riportando “diversi media che si basano su documenti dell’Interpol”. Il 18 febbraio scorso, scrive la Belga, Younes avrebbe avvertito sua sorella che sarebbe arrivato entro 10 ore. Il ragazzo è monitorato dai servizi segreti da diversi anni dopo che suo fratello Abdelhamid l’ha portato in Siria, dal Belgio, quando aveva 13 anni.

Bruxelles: media, attacchi guidati da mandanti in Siria – I terroristi che il 22 marzo hanno colpito Bruxelles erano “in stretto contatto” con mandanti jihadisti in Siria. L’informazione sarebbe provata da un file audio trovato nel computer di Ibrahim El Bakraoui, gettato in un cestino dei rifiuti prima di farsi esplodere a Zaventem. Lo ha indicato il quotidiano francese ‘Liberation’ ed oggi la tv pubblica belga Rtbf sul suo sito afferma di essere in grado di confermare la notizia di una “discussione a ruota libera, di diversi minuti, col presunto mandante che parlava dalla Siria”.

Rtbf afferma che gli inquirenti non hanno ancora identificato l’interlocutore di El Bakraoui, ma aggiunge che la telefonata riguardava i possibili scenari per la pianificazione di un attentato: dal luogo da colpire al momento, fino al ruolo dei singoli. Intanto il portavoce della procura federale belga ha dichiarato alla agenzia Belga che “non faremo alcun commento su eventuali obiettivi” della cellula jihadista di Bruxelles, che secondo la confessione di Abrini voleva colpire in Francia. Secondo ‘Liberation’, durante gli Europei di calcio.