Cocaina nei locali del centro, clienti reggiani nei guai

19 aprile 2016 | 10:26
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Cocaina nei locali del centro, clienti reggiani nei guai

Sgominata una banda interetnica: segnalati 88 reggiani alla prefettura e documentate oltre tremila cessioni di droga

REGGIO EMILIA – I carabinieri hanno smantellato, con l’operazione Disc Jockey, un’organizzazione transazionale di spacciatori, ricostruendo il business milionario del malaffare costituito da diverse migliaia di cessioni di cocaina che avvenivano nei pressi di alcuni locali rinomati in pieno centro cittadino. I clienti erano reggiani facoltosi, ne sono stati individuati in tutto 88, per lo più gente abbiente e professionisti, che sono stati segnalati come assuntori alla prefettura.

Quattro persone sono state arrestate (di cui tre in carcere, perché un terzo, un albanese, deve ancora essere trovato, ndr), cinque sono state sottoposte al divieto di dimora nella provincia di Reggio Emilia, una, invece, è stata sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel corso dell’attività sono state documentate oltre 3.000 cessioni di droga ed è stato sequestrato mezzo chilo di cocaina, oltre a 20.000 euro in contanti. Si calcola che il sodalizio criminale guadagnasse circa 50-60mila euro al mese da questa attività.

In carcere sono finiti il predetto Giovanni Iacino ed Abdelaziz El Boug, 38 anni, marocchino, mentre un terzo, un albanese, deve ancora essere rintracciato, tutti abitanti a Reggio Emilia, mentre in carcere a Matera, dove è detenuto per altra causa, è stato raggiunto il 41enne Ervin Tosku. Provvedimento cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Reggio Emilia, invece, nei confronti del 52enne M. G., originario di Scandale (KR), e P.A., 33enne albanese e nei confronti di altri tre cittadini albanesi (che devono ancora essere trovati) tutti abitanti a Reggio Emilia. Obbligo di presentazione alla P.G. per il 28enne reggiano M.N. abitante a Reggio Emilia.

L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Valentina Salvai, è stata avviata nel settembre scorso dalla compagnia di Castelnovo Monti e trae origine dagli sviluppi di una precedente attività investigativa (“Free Town”), culminata, sempre nel 2015, con l’arresto di alcuni affiliati ad un sodalizio di matrice moldava e con il contestuale sequestro di ingente refurtiva sottratta da private abitazioni e da esercizi commerciali, per un valore complessivo di circa 500mila euro.

In quella circostanza, oltre a 2 cittadini dell’est europeo, venne arrestato il 43enne Giovanni Iacino, originario del crotonese ma residente a Reggio Emilia, responsabile di detenzione di cocaina, che è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare anche dall’odierno provvedimento.

2Seguendo il pregiudicato calabrese i carabinieri, mediante servizi di osservazione, pedinamento e attività tecniche di intercettazione telefoniche ed ambientali con Gps, hanno “mappato”  nel dettaglio i tentacoli dell’organizzazione composta da soggetti che, operando autonomamente ed in maniera continuativa, avvelenavano da tempo le principali “piazze di spaccio” reggiane (in città e dalla bassa all’appennino) immettendo ingenti quantitativi di “cocaina”.