Aggressione mensa vescovo, è tentato omicidio

6 aprile 2016 | 17:37
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Abdelkarim Chaoub, ha cercato di uccidere il padre, il 62enne El Hassan, per gravi tensioni in familia

REGGIO EMILIA – Tentato premeditato omicidio pluriaggravato è l’accusa mossa dal pubblico ministero Giacomo Forte che sta indagando sulla aggressione di ieri alla mensa del vescovo dove il 31enne marocchino Abdelkarim Chaoub, ha cercato di uccidere il padre, il 62enne El Hassan, che ora si trova ricoverato in prognosi riservata al Santa Maria Nuova.

Il giovane ha confessato alla polizia di essere andato là per uccidere il padre, ma, come poi gli hanno riferito gli agenti, non ci è riuscito dato che il genitore è ancora vivo. Abdelkarim aveva con sé un martello a cui aveva accorciato il manico, per nasconderlo sotto la giacca, e un coltello da cucina, che però non ha utilizzato. Il giovane ha fatto la fila come tutti ieri e si è avvicinato al genitore nella sala da pranzo.

Poi gli ha detto: “Quando vieni fuori ti  uccido”. Ma non ha atteso e lo ha aggredito lì, davanti a tutti, prendendolo martellate. Gli ha procurato diverse ferite alla testa ma, per fortuna, suo padre non è in pericolo di vita. I motivi dell’aggressione sarebbero di carattere famigliare. Il figlio lo avrebbe accusato di aver abbandonato il lavoro, 5 anni fa e, pare, anche di violenze in casa.

L’uomo, oltre al 31enne, ha altri figli 6 figli: 4 maschi e due femmine. La famiglia risulta risiedere a Bibbiano, ma il 25enne non abita più con loro e pare che viva a Reggio in via Giordano Bruno. Sulla sua carta di identità c’è scritto operaio, ma non sembra che abbia un lavoro.

Il questore Isabella Fusiello ha detto che è disponibile a fare più passaggi delle Volanti davanti alla mensa del vescovo, per garantire maggiore sicurezza anche agli operatori. “Questa è una storia purtroppo di tensioni famigliari – ha aggiunto – se qualcuno ci avesse chiamato prima, ci avesse segnalato questa situazione forse saremmo potuti intervenire prima di arrivare a questo punto”.