Salah Abdeslam collabora, ma si oppone a estradizione

19 marzo 2016 | 16:58
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Salah Abdeslam collabora, ma si oppone a estradizione

In corso l’interrogatorio: trasferito negli uffici della polizia federale a Bruxelles

REGGIO EMILIA – Primo interrogatorio, dopo la cattura, per Salah Abdeslam nella sede della polizia federale. Ad interrogarlo un giudice belga alla presenza dell’avvocato Sven Mary. Secondo il legale, Abdeslam si opporrà alla richiesta di estradizione in Francia, mentre collaborerà con la giustizia belga.

Salah Abdeslam e Amine Choukri avevano lasciato l’ospedale di Saint-Pierre a Bruxelles: l’unico superstite dei terroristi degli attentati di Parigi e il suo complice erano stati trasferiti negli uffici della polizia federale a Bruxelles per l’interrogatorio. L’arresto della primula rossa dei raid Isis a Molenbeek è giunto venerdì dopo 4 mesi di fuga. Sarebbe stato tradito da una soffiata. Cinque in totale gli arresti. Parigi vuole ora l’estradizione dell’ex ricercato n.1 d’Europa.

E il Belgio “farà in modo di rispondere più favorevolmente possibile” alla richiesta di estradizione in Francia di Salah Abdeslam: lo ha detto il ministro degli esteri belga, Didier Reynders. “Faremo in modo di rispondere a questa richiesta il più favorevolmente possibile in virtù degli accordi internazionali”, ha spiegato Reynders, evocando un possibile arrivo di Abdeslam a Parigi “nelle prossime settimane”.

Amine Choukri, alias Monir Ahmed Alaaj, il complice di Salah Abdeslam fermato ieri a Molenbeek, rientrò in Europa passando per Leros, in Grecia, il 20 settembre scorso: è quanto riferisce una fonte vicina all’inchiesta citata dall’Express. L’isola del Dodecanneso, non lontano dalle coste turche, è diventata in questi ultimi tempi uno dei punti di passaggio dei migranti che fuggono dalla guerra in Siria. E sempre da Leros passò il 3 ottobre scorso il titolare del passaporto siriano trovato accanto a uno dei kamikaze degli attacchi di Parigi.

E questo mattina a Parigi si è riuntito il Consiglio della Difesa, con il presidente Francois Hollande, il premier Manuel Valls, il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, quello della Difesa, Jean-Yves Le Drian, della Giustizia, Jean-Jacques Urvoas e degli Esteri Jean-Marc Ayrault. Alla riunione sono anche presenti il capo di stato maggiore dell’esercito francese, Pierre de Villiers, e i vertici dei principali servizi di intelligence e sicurezza. L’obiettivo è fare il punto sulle operazioni e sulla lotta contro le filiere del terrorismo in Francia e in Europa dopo l’arresto di Salah Abdeslam e di diversi suoi complici.