Oro rosso: due razziatori in manette

26 marzo 2016 | 16:02
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Oro rosso: due razziatori in manette
Oro rosso: due razziatori in manette
Oro rosso: due razziatori in manette

Novellara (Reggio Emilia) – Per fare razzia di rame si sono introdotti di nascoso in uno stabilimento industriale in strada Reatino a Novellara. Hanno puntato dritti all’impianto elettrico, sfilando i cavi dai quadri elettrici che poi hanno trascinato all’esterno con l’intento di asportarli. Nel bel mezzo dell’ attività delittuosa, i due ladri sono stati notati da un cittadino che ha allertato i Carabinieri di Guastalla. Subito intervenuti, i militari li hanno sorpresi nel bel mezzo del colpo.  I due hanno cercato di darsi alla fuga: uno è stato raggiunto e fermato dai carabinieri il complice è riuscito a dileguarsi ma riconosciuto dai carabinieri è stato successivamente rintracciato e arrestato alla pari dell’altro.

Con l’accusa di concorso in tentato furto aggravato i Carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Guastalla ieri (venerdì) alle 17 hanno arrestato un 34enne e un 36enne, di Novellara, che ora si trovano in carcere.

L’intervento dei militari ha consentito il recupero di circa 2 quintali del prezioso “oro rosso”: i cavi elettrici che, dopo essere stati sfilati dai quadri elettrici dell’azienda (lo stabilimento attualmente è dismesso) ed arrotolati, erano stati stoccati all’esterno in prossimità di un varco alla rete di recinzione che i due malviventi avevano aperto vicino al mezzo dove li avrebbero caricati.

Alla vista dei Carabinieri di Guastalla i due si davano alla fuga: uno è finito in manette subito mentre l’altro (riconosciuto dai militari) è stato rintracciato poco dopo. Il sopralluogo nel plesso industriale ha consentito di rinvenire una tenaglia in corrispondenza di un quadro elettrico che si trova all’interno del capannone e circa 2 quintali di cavi pronti per essere trafugati. Sull’auto dei due ladri c’erano poi vari da scasso.

I due arresti  potrebbero presto portare ad un’importante svolta nelle indagini che da tempo i Carabinieri reggiani stanno conducendo per risalire all’intera filiera di un fenomeno – quello dei furti di rame -, che anche nel reggiano sta assumendo dimensioni rilevanti grazie al fiorente mercato che vede i predoni dell’oro rosso rivendere a compiacenti ricettatori, solitamente rottamai, il rame che viene acquistato a prezzi stracciati per poi riciclarlo e immetterlo sul mercato “regolare” con guadagni di circa 8 euro al chilo.