Mobilità, bike sharing nel mirino dei ladri

7 marzo 2016 | 18:51
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Mobilità, bike sharing nel mirino dei ladri

Vengono rubati 40 mezzi ogni anno: l’assessore Tutino annuncia un nuovo appalto

REGGIO EMILIA – Una cura da cavallo per rimettere in sesto il servizio di “bike sharing in citta’”. E’ quella annunciata oggi dall’assessore alla Mobilita’ di Reggio Emilia Mirko Tutino, che ha risposto in Consiglio comunale ad un’interpellanza del Movimento 5 stelle.

Nel mirino del consigliere Gianni Bertucci sono finiti in particolare i ripetuti furti di biciclette pubbliche, che risultano essere 40 all’anno, oltre a 15 furti di ruote al mese, 5 furti di sellini, 15 bici a cui sono rubati pedali o altre parti e una bici vandalizzata con il telaio piegato. Secondo l’assessore pero’ i furti “non sono il principale problema, in quanto le biciclette rubate possono essere rimpiazzate senza oneri per il Comune dato il gran numero di quelle di scorta disponibili”.

La criticita’ riguarda invece, spiega Tutino, “la manutenzione delle colonnine a cui le bici stesse sono agganciate, un servizio che ad oggi non ci soddisfa” e che verra’ per questo riappaltato. In particolare il servizio di bike sharing e’ di proprieta’ del Comune che ha affidato la gestione al consorzio Tea nell”ambito del bando di gara per la gestione della sosta (le bici sono invece di proprieta’ di Til).

“Nel nuovo bando – spiega Tutino – e’ stato predisposto un capitolato specifico in cui chiederemo che il gestore ponga un particolare accorgimento alla riconoscibilita’ delle bici per limitarne i furti”. Inoltre “si sta anche valutando di prevedere una caparra del valore della bici al momento della stipula del contratto di servizio, ma questa ipotesi e’ da considerare con attenzione perche’ potrebbe determinare un abbandono del bike sharing da parte dei cittadini”.

Tutino ricorda infine che il servizio e’ stato inserito nel pacchetto di misure per la qualita’ dell’aria ”Reggio respira” ed e’ previsto un aumento delle postazioni. Insoddifatto il Movimento 5 stelle: “Qui non ci sono piu’ biciclette – sbotta Bertucci – servono misure strutturali. In una attivita’ imprenditoriale servono il bastone e la carota. Io penso che in questo caso ci voglia assolutamente il bastone”.