Mafie, il Pd sfida il M5S: “Basta fango, ora li sbugiardiamo”

3 marzo 2016 | 19:30
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Mafie, il Pd sfida il M5S: “Basta fango, ora li sbugiardiamo”

Il segretario cittadino Vicini: “Rinuncino, i parlamentari che sono venuti a Reggio senza neanche sapere di cosa parlavano all’immunita’. Ci facciano vedere i loro rogiti”

REGGIO EMILIA – Bersagliato da diverse settimane sul tema della trasparenza degli appalti in relazione alle possibili infiltrazioni mafiose, il Pd reggiano reagisce e lancia un guanto di sfida al Movimento 5 stelle.

“E’ giunta l’ora che il Pd di Reggio Emilia decida di agire in tutte le sedi per far cessare l’ondata di fango che gli esponenti del Movimento 5 stelle stanno spargendo sulla citta’”, tuona il segretario cittadino Mauro Vicini, ricordando come “da molte settimane ormai i grillini mischiano ricostruzioni ex post, chiacchiere da bar e speculazioni infondate per produrre una serie di accuse calunniose e diffamatorie. Quando proprio non sanno a chi appellarsi usano i loro parlamentari, protetti dall’immunita’, e cosi’ nessuno li puo’ querelare”.

Adesso, “visto che il motto e’: trasparenza, trasparenza, trasparenza, li prendiamo sul serio e li sfidiamo”. In particolare Vicini punta il dito contro i parlamentari del M5s, protagonisti della “notte della trasparenza” e propone: “Rinuncino, i parlamentari che sono venuti a Reggio senza neanche sapere di cosa parlavano (non conoscevano nemmeno i nomi degli imputati in Aemilia, dicevano che c’erano molti politici coinvolti, mentre ce n’e’ uno sotto processo, peraltro del Pdl) all’immunita”.

Aggiunge: “Risponderanno alle parti da loro lese come qualsiasi altro cittadino italiano di cio’ che dicono. Se non lo faranno calera’ il velo sulla farsa dei cittadini in Parlamento. Questi signori si trincerano dietro l’immunita’ per dire qualsiasi cosa infamante, proprio come i privilegiati della prima repubblica”.

Inoltre, rincara Vincini, “rendano noti, i grillini, i curriculum dei loro candidati o eletti, dove hanno lavorato, alle dipendenze di chi. Trasparenza vuole che, dopo avere imbastito infanganti mappe che schedano intere categorie di professionisti reggiani, non si sottraggano loro stessi a cio’ che stanno facendo agli altri, per un principio minimo di eguaglianza”.

Infine “anziche’ fare comparsate situazioniste, come quella dell’1 febbraio a esclusivo vantaggio dei fotografi, i consiglieri grillini rendano davvero noti i rogiti e le loro proprieta’. Staremo a vedere quanto potranno vantarsi”. Insomma, conclude Vicini, “Siamo qui che li aspettiamo, al varco. Ogni giorno parlano e scrivono contro tutto e contro tutti, facendo i raggi X all’intera citta’, gettando l’onta del sospetto su chi non e’ come loro. Questo e’ il loro squadrismo mediatico, non accettabile in una societa’ democratica”.