Iren: raccolta differenziata al 56,7%

29 marzo 2016 | 15:05
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Iren: raccolta differenziata al 56,7%

Il Consiglio di amministrazione ha approvato il Bilancio di Sostenibilità. Nel 2015 Iren ha generato per gli stakeholder un valore aggiunto globale lordo pari a 1.074 milioni di euro (+9,6%)

REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia sono  27.740 gli studenti coinvolti direttamente nelle attività di educazione alla sostenibilità proposte da EduIren: un terzo dell’intera popolazione scolastica provinciale; complessivamente nei vari territori sono stati coinvolti oltre 51mila studenti di oltre 400 scuole di ogni ordine e grado. E’ questo uno degli elementi  che emergono dal Bilancio di Sostenibilità di Iren approvato dal Consiglio di Amministrazione. Gli elementi di criticità nel rapporto col territorio permangono, così come le critiche dei comitati sul ruolo delle multiutilites e al rapporto con la politica locale. Ma il Bilancio sociale mostra ancora una volta risultati importanti sul piano ambientale, sociale e di educazione ecologica.

L’innovazione tecnologica è centrale nelle scelte strategiche e nella definizione dei servizi offerti: nel 2015 Iren ha partecipato attivamente a 13 progetti di ricerca e innovazione, per un impegno complessivo pluriennale di oltre 10 milioni di euro di cui circa la metà finanziati da bandi nazionali ed internazionali.
Il Gruppo agisce con una forte focalizzazione sui propri clienti, che trova conferma anche nei risultati dell’indagine di customer satisfaction condotta a livello nazionale da Cerved Group. Le medie del Gruppo risultano superiori a quelle del mercato: 92,7 è l’indice di soddisfazione dei clienti domestici gas e 92 l’indice di soddisfazione dei clienti domestici energia elettrica.

L’attenzione ai propri dipendenti è testimoniata dalla qualità dei rapporti di lavoro, che vede il 99% del personale assunto con contratti a tempo indeterminato, dalla consistenza delle attività di formazione e addestramento che hanno coinvolto il 90% del personale per oltre 17 ore medie pro capite, e dal piano di nuovi inserimenti che ha visto nel 2015 l’ingresso di 196 nuovi assunti.
In tema di sostenibilità ambientale, l’energia prodotta dal Gruppo deriva per l’80% da fonti rinnovabili e assimilate. Un importante contributo agli obiettivi energetici nazionali ed europei che ha consentito di evitare l’emissione in atmosfera di oltre 2,1 milioni di tonnellate di CO2 e di risparmiare più di 660.000 tonnellate di petrolio equivalente.

Un importante contributo all’abbattimento delle emissioni deriva dal teleriscaldamento che, grazie a oltre 880 km di reti interrate, offre calore a una volumetria di circa 82 milioni di metri cubi, pari a una popolazione di circa 820 mila abitanti.

Nella gestione dei rifiuti il Gruppo, con l’ingresso di Amiat, ha accresciuto i volumi trattati, che superano 1,7 milioni di tonnellate, e la popolazione servita, che supera 2 milioni di abitanti, con rilevanti risultati nella raccolta differenziata che, nel bacino di riferimento, si attesta al 56,7% a fronte di una media nazionale pari al 45,2%.

Nel servizio idrico integrato sono stati immessi nella rete 237,7 milioni di metri cubi di acqua; la percentuale di perdite si attesta al 21%, rispetto alla media nazionale del 37,4%. I 1.085 impianti di depurazione  hanno trattato quasi 119 milioni di mc di acque reflue, migliorando le condizioni dei corpi ricettori quali fiumi, torrenti e mari.

In tema di sostenibilità economica, nel 2015 Iren ha generato per gli stakeholder un valore aggiunto globale lordo pari a 1.074 milioni di euro, con un aumento di 93,7 milioni di euro rispetto all’anno precedente (+9,6%).
Al fine di coinvolgere in modo partecipato tutti i portatori di interesse e garantire alle comunità servizi e soluzioni innovative, sono nati i 5 Comitati territoriali Iren in cui operano 80 Associazioni ed Enti rappresentativi delle principali categorie di stakeholder: clienti, lavoratori, fornitori, categorie economiche, istituzioni, azionisti, ambiente, comunità locali, scuola e università.

“Il nostro lavoro è fortemente orientato a uno sviluppo sostenibile, convinti che sia l’unico modo per garantire un futuro sano non solo a questa generazione, ma anche a quelle che verranno – ha dichiarato il presidente Francesco Profumo -. Per far questo il ruolo dei servizi pubblici è e sarà sempre più centrale. Incide nel quotidiano delle persone: servizi efficienti, impianti sicuri, investimenti per le comunità, ricerca, buona occupazione. Continueremo su questa strada, certi che i futuri sviluppi di business non possano che essere sostenuti da una forte e stabile consapevolezza del ruolo giocato da Iren nell’ambito della Corporate Social Responsibility”.
“I dati di sostenibilità del 2015 – sottolinea il vice presidente Iren, Ettore Rocchi – costituiscono un importante step nel percorso di crescita tracciato dal Piano Industriale 2015-’20, che passa attraverso l’efficienza, come fattore di creazione di valore per tutti gli stakeholder, la costante integrazione, la focalizzazione sul cliente, la stretta collaborazione con le comunità locali per promuovere la crescita condivisa del territorio, l’innovazione trasversale e importanti investimenti nell’arricchimento delle competenze interne: in sintesi un nuovo protagonismo nello sviluppo sostenibile. Leggiamo questi dati come bussola per orientare il nostro operare futuro ed esprimere appieno il valore che il Gruppo Iren genera per i propri stakeholder”.
Nei prossimi giorni il Bilancio di Sostenibilità, redatto secondo le linee guida internazionali GRI-G4 del Global Reporting Initiative, sarà presentato agli stakeholder dei diversi territori e ai Comitati Territoriali.