Iren, l’assemblea dei soci slitta al nove maggio

31 marzo 2016 | 20:57
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Iren, l’assemblea dei soci slitta al nove maggio

Il M5S: “Il voto maggiorato è per salvare il Comune di Torino dai debiti”

REGGIO EMILIA – Slitta al 9 maggio l’assemblea dei soci di Iren, che il prossimo 22 aprile avrebbe dovuto varare il nuovo statuto di Iren e l’introduzione del voto maggiorato a tutela della governance pubblica. A renderlo noto Francesco Fantuzzi, portavoce dei piccoli azionisti, presente questa sera in commissione Affari istituzionali e Bilancio del Comune di Reggio dove la delibera, che ha gia’ fatto un primo passaggio in commissione approdera’ a breve in Consiglio.

Secondo i detrattori del voto maggiorato, che aprirebbe la via alla privatizzazione di Iren, il rinvio dell’assemblea non sarebbe casuale, ma legato alle resistenze espresse, anche dalla maggioranza in alcuni dei Comuni soci. A Reggio per ora non si manifestano apertamente smagliature, anche se non manca il disagio nell’ala dei partiti che hanno gia’ dovuto ingoiare la mancata gestione interamente pubblica del ciclo idrico. A Genova pero’ il sindaco Marco Doria, con una lettera ai capigruppo, ha chiesto qualche giorno fa di “soprassedere” alla discussione in consiglio comunale sulle modifiche statutarie e i nuovi patti parasociali di Iren, in attesa dell”incontro tra il sindaco di Torino Piero Fassino e le rappresentanze sindacali di Iren, che si e’ poi svolto oggi.

Le critiche avanzate invece dalla minoranza reggiana, segnatamente dal Movimento 5 stelle, riguardano invece, oltre al voto maggiorato, anche altri aspetti. Per il capogruppo Norberto Vaccari, il nuovo patto unico emiliano “e’ funzionale a salvare il Comune di Torino dai debiti” e bisognerebbe rimandare l’operazione a dopo le amministrative del capoluogo piemontese. Altre critiche riguardano le nomine da “poltronificio” nell’azienda, e il rischio che, cessato dopo due anni l’effetto del voto maggiorato, si assista ad una scalata dei privati. Argomentazioni che il sindaco Luca Vecchi bolla come “inconsistenti” per poi ribadire: “Allo stato dei fatti e ancora di piu’ con il voto maggiorato Iren e’ inscalabile”.