Finanza, accertati 25 milioni di euro di riciclaggio nel 2015

15 marzo 2016 | 13:19
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Finanza, accertati 25 milioni di euro di riciclaggio nel 2015

Il bilancio delle Fiamme gialle: scoperti 29 evasori totali, denunciate 202 persone per violazioni penali tributarie

REGGIO EMILIA – Scoperti 29 evasori totali, denunciate 202 persone per violazioni penali tributarie, sottoposte al vaglio dell’autorità giudiziaria proposte di sequestro per oltre 55 milioni di euro, mentre sono stati eseguiti sequestri “per equivalente” per 1,5 milioni di euro. In particolare, si è proceduto all’esecuzione di articolate indagini in materia di “riciclaggio” che hanno condotto alla denuncia di 6 responsabili per complessivi 25 milioni di euro di riciclaggio accertato

E’ il bilancio dell’attività operativa svolta nel corso del 2015 dai reparti del comando provinciale della guardia di Finanza di Reggio Emilia. L’attività svolta ha comportato l’esecuzione di 73 indagini di polizia giudiziaria e 453 verifiche e/o controlli ai fini II.DD., IVA ed altri tributi.

Evasione fiscale internazionale
Sono stati effettuati 10 interventi di iniziativa in materia di “contrasto all’evasione fiscale internazionale”, riscontrando 2 casi di “fittizia residenza all’estero” e 8 di violazioni in materia di “transfer pricing” (una tecnica elusiva attraverso la quale operando manovre contabili sui prezzi di trasferimento praticati nelle transazioni infragruppo si spostano redditi imponibili da una società ad un’altra); inoltre, sono state sviluppate 5 deleghe dell’autorità giudiziaria.

Lavoro nero
Sono complessivamente 89 i lavoratori irregolari scoperti, di cui 27 completamente “in nero”, e 18 di datori di lavoro verbalizzati per impiego di manodopera irregolare; i rilievi hanno interessato principalmente i settori della ristorazione, dell’edilizia, del commercio al minuto e quello industriale.  Nel comparto dei giochi e delle scommesse “illegali” sono stati effettuati 5 interventi che hanno portato alla verbalizzazione di 10 persone, di cui 7 denunciate all’Autorità Giudiziaria.

Sono stati effettuati 17 controlli in materia di accise ed altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, nei confronti sia di impianti di produzione e deposito dei prodotti energetici che di distributori stradali di carburante.

Fondi Ue indebitamente percepiti per 9 milioni di euro
Sono poi stati effettuati interventi finalizzati a riscontare la corretta percezione di risorse a carico del bilancio dell’Unione Europea, per “aiuti all’agricoltura e fondi strutturali”, ovvero del bilancio nazionale e/o locale per “incentivi alle imprese”, individuando oltre 9 milioni di euro di contributi indebitamente percepiti e/o richiesti e denunciando 3 persone.  In materia di “spesa sanitaria” sono stati effettuati 14 controlli, mentre 55 sono gli interventi in materia di “prestazioni sociali agevolate”, di cui il 27% circa conclusi con esito irregolare.

Le attività svolte in materia di “danni erariali” hanno consentito di accertare violazioni per oltre 600.000 euro, rivenienti, tra l’altro, da approfondite indagini nei confronti di 2 lavoratori nel pubblico impiego che effettuavano prestazioni professionali “extra” in violazione alla disciplina sulle incompatibilità, cumulo di impieghi e di incarichi dei pubblici dipendenti.  In materia di “appalti” sono state denunciate 2 persone per aver, rispettivamente, affidato e ricevuto un subappalto senza la prevista autorizzazione, in violazione delle Legge 646/1982.

Il contrasto alla criminalità economico-finanziaria: 25 milioni di euro di riciclaggio
Gli interventi sono stati sviluppati attraverso mirate indagini di polizia giudiziaria, ma anche con lo sviluppo di segnalazioni di operazioni sospette pervenute dagli operatori qualificati, nonché con le ispezioni antiriciclaggio svolte nei confronti degli intermediari finanziari abilitati.

In particolare, si è proceduto all’esecuzione di articolate indagini in materia di “riciclaggio” che hanno condotto alla denuncia di 6 responsabili per complessivi 25 milioni di euro di riciclaggio accertato; approfondimento di 156 segnalazioni per operazioni sospette; 3 interventi di iniziativa in materia di “usura” ed allo sviluppo di 10 deleghe dell’autorità giudiziaria, nel corso delle quali 5 tra le persone escusse in atti ostacolavano l’attività di indagine con dichiarazioni omissive e/o reticenti e, pertanto, sono state denunciate per favoreggiamento; inoltre, lo sviluppo di successivi accertamenti patrimoniali nei confronti di uno dei soggetti denunciati per “usura”, ha consentito di sottoporre a sequestro 3 unità immobiliari per il valore di 360.000 euro; 6 interventi di iniziativa in materia di “reati fallimentari”, che hanno portato alla denuncia di 7 responsabili, per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e/o documentale; 15 interventi a tutela degli strumenti di pagamento, con la denuncia di 14 soggetti per “falso nummario” e 4 responsabili di falsificazione di “altri mezzi di pagamento”;  9 interventi a contrasto della criminalità organizzata con accertamenti patrimoniali ai sensi della normativa antimafia nei confronti di 34 soggetti, conclusi con il sequestro di beni per circa 11 milioni di euro, sul territorio nazionale.

Inoltre, nell’ambito di accertamenti patrimoniali finalizzati all’applicazione di misure di prevenzione nei confronti di un condannato in primo grado per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, sono stati individuati beni immobili e disponibilità finanziarie allo stesso indirettamente riconducibili in territorio lituano che, con rogatoria internazionale, sono stati sottoposti a sequestro.

La tutela del made in Italy
Particolare attenzione è stata rivolta anche alla lotta al fenomeno della contraffazione ed alla tutela del “made in Italy”, del “diritto d’autore” e della “sicurezza prodotti”, con l’esecuzione di 35 interventi, la denuncia di 27 persone e il sequestro di circa 8.000 prodotti, tra capi di abbigliamento e accessori, apparecchiature elettriche ed elettroniche, ricambi meccanici e giocattoli. L’attività in tale specifico comparto ha consentito a questo comando, nel mese di dicembre di donare alla Caritas reggiana oltre 7.000 capi di abbigliamento da destinare alle persone più bisognose.