E’ morto Pietro Iotti, sopravvissuto a Mauthausen

10 marzo 2016 | 17:43
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E’ morto Pietro Iotti, sopravvissuto a Mauthausen

L’ex sindaco di S. Ilario aveva quasi 90 anni. Il funerale domani alle 14.30 con partenza dalla Sala del Commiato in via Edison 7 a Calerno

S. ILARIO (Reggio Emilia) – E’ morto ieri all’età di quasi 90 anni Pietro Iotti, ex sindaco di S. Ilario fra il ’51 e il ’60, uno dei pochi ancora sopravvissuti che vissero la tremenda esperienza di Mauthausen, il campo di concentramento nazista dove fu deportato nel 1944, a soli 17 anni, insieme ad altri giovani santilariesi a causa della sua attività politica.

Iotti, sopravvissuto a quell’esperienza, dopo la fine della seconda guerra mondiale, era stato sindaco di Sant’Ilario dal 1951 al 1960. Fu poi assessore alla cultura in quel Comune e assesore all’urbanistica in quello di Reggio.

“Vogliamo ricordare _ scrive il sindaco di Sant’Ilario, Marcello Moretti _ due momenti che danno la statura del personaggio nei suoi anni da sindaco. Innanzitutto i suoi incontri con il presidente dell’Eni Enrico Mattei: un impegno che permise a Sant’Ilario di divenire uno dei primi comuni in Italia ad essere dotati del gas metano, trampolino per lo sviluppo dei decenni successivi. E poi l’istituzione del Premio di Pittura, che radunò nel nostro paese alcuni dei migliori pittori e critici italiani negli anni Cinquanta e Sessanta”.

Sulla sua prigionia a Mauthausen scrisse anche un libro dal titolo “Sono dov’è il mio corpo”. Il funerale di Pietro Iotti è in programma domani (venerdì 11 marzo alle 14.30) con partenza dalla Sala del Commiato in via Edison 7 a Calerno, quindi sosta all’abitazione in via Stalingrado a Sant’Ilario e da qui in corteo per l’omaggio al monumento dei caduti in Piazza della Repubblica. Si prosegue per il palazzo municipale e quindi per il cimitero.

Il cordoglio di Sel
Michele Bonforte, coordinatore provinciale di Sel: “Con grande tristezza abbiamo appreso della scomparsa di Pietro Iotti, ex sindaco di Sant’Ilario ed ex assessore nel Comune di Reggio Emilia. Iotti, all’età di 17 anni, era già convintamente antifascista e per la sua attività da partigiano SAP, venne arrestato dalle SS: fu deportato e imprigionato nel campo di concentramento di Mauthausen. Nel lager il suo numero di matricola era il 115.561. Sopravvissuto a questa terribile esperienza si è subito impegnato nella ricostruzione di Sant’Ilario, continuando la sua militanza nel Partito Comunista, praticando quotidianamente la Memoria, nel suo significato più nobile: nelle battaglie da amministratore, all’interno dell’Anpi e raccontando alle future generazioni l’orrore dell’odio e del fascismo. Il compagno Pietro, detto Piero, ha attraversato la Storia, trasformando la nostra terra in Memoria viva, ricordandoci sempre da che parte stare. Per tutto questo la Federazione di Sinistra Ecologia e Libertà di Reggio Emilia sarà sempre profondamente grata a Pietro Iotti, persona che ci lascia oggi una importante eredità storica e umana da coltivare e praticare. Nella società, nella politica, nella vita quotidiana”.

Il cordoglio dello Spi Cgil
Lo Spi Cgil di  Reggio Emilia e la Camera del Lavoro “esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di  Pietro Iotti. Per i compagni e gli amici semplicemente Piero. Uno degli ultimi sopravvissuti di Mauthausen che il prossimo 25 aprile avrebbe compiuto 90 anni. Una vita intensissima la sua: a 17 anni aveva aderito attivamente alla Resistenza e come Partigiano SAP, venne arrestato dalle SS tedesche nel novembre del 1944 e successivamente tradotto nel campo di Mauthausen. Liberato il 5 maggio 1945 poté rientrare in Italia soltanto a giugno inoltrato, in condizioni di estrema debilitazione. E’ stato sindaco di Sant’Ilario dal 1951 al 1960, assessore alla cultura dello stesso comune fino al 1969 e successivamente assessore all’Urbanistica del comune di Reggio Emilia. Pur essendo in pensione, era infatti iscritto allo Spi Cgil,  ha continuato nell’impegno civile e politico e, da testimone della memoria, ha collaborato attivamente con il mondo della scuola della Provincia di Reggio Emilia, attraverso numerosi incontri con scolaresche e accompagnando personalmente delegazioni di studenti in visita al campo di concentramento di Mauthausen. Sapeva bene che la cultura del ricordo nel rapporto con i giovani è essenziale per il futuro democratico del nostro paese. Ha testimoniato nel processo all’aguzzino nazista Michael Seifert detto “Misha”, rintracciato in Canada, condannato all’ergastolo il 24 novembre 2000 dal Tribunale Militare di Verona ed estradato in Italia nel febbraio 2008. Di Pietro Iotti ricordiamo il libro “Sono dov’è il mio corpo. Memoria di un ex deportato a Mauthausen” dove ripercorre la sua sconvolgente vita vissuta in uno dei luoghi piatroci che la follia della ragione umana abbi-I dati sono stati troncati”.

Il cordoglio del presidente della Provincia, Giammaria Manghi
Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, ha espresso il cordoglio della comunità reggiana per la scomparsa di Pietro “Piero” Iotti, ex sindaco di Sant’Ilario e assessore del Comune di Reggio Emilia nella giunta Bonazzi, ma soprattutto uno dei reduci reggiani dei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale. “Pietro è stato uno dei grandi protagonisti di una stagione politica, quella che va dal Dopoguerra agli anni Sessanta, che ha visto la nostra provincia costruire uno degli esempi più solidi di coesione territoriale, economica e sociale: una eredità che, insieme all’esempio di tensione morale ed etica, rappresenta per tutti noi una preziosa guida per il futuro”, dichiara il presidente Manghi. “Oltre all’impegno civile e politico, da ex-deportato Iotti ha collaborato attivamente all’opera di testimonianza e ricordo degli orrori nazisti, in particolare con il mondo della scuola reggiana attraverso numerosi incontri e accompagnando personalmente tante delegazioni di studenti in visita al campo di concentramento di Mauthausen, dove entrò con la matricola 115.561: tra questi, anche molti studenti di Poviglio che ricorderanno per sempre i suoi toccanti ricordi e i suoi insegnamenti”, conclude il presidente della Provincia di Reggio Emilia che, nel pomeriggio, si recherà alla camera ardente per rendere omaggio a Pietro Iotti.

Il cordoglio di Bibbiano Bene Comune
Maurizio Vergallo, di Bibbiano Bene Comune, scrive: “Esprimo il più sentito cordoglio e la vicinanza all’amico e compagno Alberto Iotti (consigliere comunale a Sant’Ilario e all’Unione dei Comuni della Val d’Enza) così come a tutta la sua famiglia, per la perdita di suo padre Pietro. E’ un momento triste per tutta la collettività del nostro territorio e non solo. Viene a mancare un testimone di un periodo storico infausto, il nazifascismo, che con le sue atrocità e le aberrati persecuzioni e stermini ha segnato non solo la nostra nazione ma l’intero genere umano.  Con la sua personale storia, Pietro Iotti ha dimostrato una coerenza amministrativa, politica e sociale, tenendo sempre saldi i valori costituzionali dell’antifascismo, della democrazia, del rispetto dei più deboli e della solidarietà, tramandandoli alle giovani generazioni. Siamo sicuri che la sua memoria non andrà mai perduta, perché in tanti prenderemo esempio da lui, dalle sue idee e le porteremo avanti con la sua passione”.