Unioni civili, il M5S avvisa: “Se impoverito non lo votiamo”

3 febbraio 2016 | 19:20
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Unioni civili, il M5S avvisa: “Se impoverito non lo votiamo”

Alfano al Pd: “Votare con Cinquestelle sarebbe trauma”

REGGIO EMILIA – In Aula al Senato prosegue l’esame del ddl Cirinnà sulla regolamentazione delle unioni civili.

“C’è la volontà a contenere il numero di voti segreti, garantendo un dibattito nel merito del provvedimento e degli emendamenti”, afferma il presidente dei senatori Pd Luigi Zanda al termine della riunione dei capigruppo sul ddl unioni civili. La volontà di “contingentare” il numero di scrutini segreti è stata confermata, dopo la riunione, anche dal capogruppo leghista Gian Marco Centinaio.

“Chiederemo al presidente Grasso di non fissare l’orario di fine dei lavori dell’Aula nella giornata di martedì” di modo da “completare la discussione generale”, ha detto ancora Zanda. A partire da “mercoledì”, quindi, si inizierà a votare sul provvedimento, spiega Zanda.

“Siamo tutti compatti a favore del ddl Cirinnà” ma “sia ben chiaro che impoverito non lo votiamo”. E’ l’avviso del senatore M5S Alberto Airola al Pd in merito al voto al Senato del provvedimento sulle unioni civili. “Zanda fa pressioni su di noi – aggiunge – evidentemente hanno grossi problemi al loro interno”. “Non si può scendere oltre un minimo livello di garanzie dei diritti – conclude – tra di noi del M5S abbiamo chiarito le questioni e non ci sono sorprese. E si capisce dal fatto che non abbiamo emendato il testo”.  Se Pd e M5S voteranno insieme il provvedimento sulle unioni civili “sarà un fatto grave, negativo e traumatico. Se Renzi se lo risparmia fa il bene dell’Italia”: così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al programma ‘L’aria che tira’ su La7, sottolineando che “noi non minacciamo crisi, non credo sarebbe una mossa intelligente. Quando ci sono argomenti che investono la coscienza il Governo farebbe un errore ad intervenire”.

Un affido pre-adottivo di un anno, da introdurre per le coppie gay ma anche per quelle etero. E’ l’ipotesi di mediazione sulla ‘stepchild adoption’ che circola negli ambienti Pd del Senato, all’indomani dell’apertura di Angelino Alfano sul tema delle unioni civili. In queste ore i “pontieri” Dem starebbero sondando i senatori di Ncd per capire fin dove si possa spingere la mediazione e su quanto sostegno potrebbe godere tra gli alfaniani. “Siamo alle prime battute, stiamo aspettando di capire qual è la proposta di Ncd”, dice il senatore Pd Giorgio Tonini, che nega ci sia un emendamento di mediazione già scritto. L’affido pre-adottivo di un anno è sì una ipotesi, spiegano fonti qualificate del Pd, ma “remota”. Il rischio, spiegano da ambienti Dem al Senato, è che un piccolo passo nella direzione degli alfaniani e più in generale dell’area cattolica, possa portare non solo i 5 Stelle a smarcarsi ma anche i laici Dem a “insorgere”. Dunque si procede in queste ore con i piedi di piombo in un estremo tentativo di dialogo.

Assolutamente contraria alla stepchild adoption il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che su Facebook fa appello alla donne in Parlamento, perché venga aperta “una discussione senza ipocrisie, sull’adozione da parte delle coppie dello stesso sesso del ddl Cirinnà, che si traduce nella legittimazione dell’utero in affitto e dell’eterologa”. “Siamo nell’ultraprostituzione, e senza ipocrisia va denunciato ogni tentativo di regolamentazione che, in un regime di negoziazione del prezzo della gestazione e della vita stessa della mamma e del bambino, sarebbe illusoria”.