Turismo e ristorazione, venerdì lo sciopero nazionale

1 febbraio 2016 | 19:11
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Turismo e ristorazione, venerdì lo sciopero nazionale

Presidio regionale davanti alla sede di Legacoop

REGGIO EMILIA – “Sono passati oltre 32 mesi dalla scadenza del contratto nazionale della ristorazione collettiva e ad oggi non è stato possibile addivenire ad un rinnovo a causa delle inaccettabili richieste delle associazioni datoriali”.

Lo scrivono Cgil, Cisl e Uil che elencano le cause tra le quali ci sono i cambi di gestione che comportano la conferma del passaggio del personale dall’azienda uscente alla nuova aggiudicataria, per i soli livelli medio-bassi. Possibilità di gestione degli organici senza confronto con le rappresentanze sindacali, secondo le necessità aziendali, anche con introduzione di ulteriore flessibilità oraria sui part time”.

E aggiungono: E’ stata respinta la richiesta dei sindacati affinché il passaggio del lavoratore nel cambio di appalto non sia vincolato alle norme del contratto a tutele crescenti”.

Fra le altre cause del mancato rinnovo il “lavoro supplementare” con la “riduzione dell’incidenza delle ore supplementari ai fini della 13a, della 14a, del TFR ecc. con il dimezzamento della maggiorazione oggi in essere”. E poi la “malattia riconoscimento del pagamento dei primi tre giorni di malattia solo per 3 eventi all’anno, fermo restando che il certificato medico superi i 5 giorni di malattia”. E ancora gli “aumenti retributivi indisponibilità ad erogare aumenti retributivi in linea con quelli garantiti dal contratto rinnovato per il comparto Alberghi, ma solo mporti fortemente inferiori a valere dal momento della firma del rinnovo e senza riconoscimento di arretrati per i 32 mesi di ritardo”.

Scrivono i sindacati: “Per questi motivi, e per contrastare le pesanti restituzioni chieste dai rappresentanti delle imprese, invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori ad aderire allo sciopero nazionale del 5 febbraio 2016 e a partecipare al presidio presidio che si terrà davanti alla sede di Legacoop a Bologna”.