Rocca di Fontanellato, coop Archeosistemi fra i gestori

15 febbraio 2016 | 17:11
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Rocca di Fontanellato, coop Archeosistemi fra i gestori

“L’obiettivo – aggiunge Nicoletta Lusuardi di Archeosistemi – è passare dal locale al regionale fino al nazionale”

REGGIO EMILIA – Nuovo corso per il Museo Rocca Sanvitale di Fontanellato, in parte nel segno della continuità, in parte nel segno di una progettualità in linea con le rinnovate esigenze del turismo-culturale regionale e nazionale. Da gennaio, per i prossimi cinque anni, il gestore dell’importante castello è una rete di imprese, riunite in associazione temporanea, formata da diverse cooperative, tra cui la reggiana Archeosistemi.

Capofila del team è la cooperativa SocioCulturale di Venezia, con la cooperativa Parmigianino di Fontanellato, la cooperativa Antea di Colorno, in possesso della licenza di tour operator incoming Argante, oltre ad Archeosistemi. La cooperativa reggiana ha un forte know how in tema di archeologia, avendo già partecipato anche agli scavi della Villa Romana a Cannetolo di Fontanellato. Oltre ad una qualificata e lunga presenza nel settore archeologico, Archeosistemi è attiva in diverse province italiane nella gestione di servizi culturali, museali, bibliotecari e nella gestione di beni culturali, tra cui diversi edifici storici di grande importanza, come la Ghirlandina a Modena, il Castello di Canossa, il Castello di Spezzano nel Modenese e la Rocca del Boiardo a Scandiano.

Nella nuova gestione di Fontanellato sono state confermate, nel team di lavoro, le cooperative  SocioCulturale e Parmigianino che hanno già operato negli scorsi sei anni di attività, a cui si aggiungono dal 2016 Archeosistemi e Antea: quattro cooperative con alte professionalità per un nuovo progetto di gestione.

“La nuova compagine si presenta con l’obiettivo di valorizzare il castello quale primario bene storico-artistico e architettonico da promuovere – spiega Pier Luca Bertè, direttore responsabile del Museo Rocca Sanvitale, capo ufficio settore educativo-culturale di SocioCulturale. Il progetto ha l’obiettivo di attrarre visitatori e generare una positiva ricaduta economica sul territorio. Manterremo i format che hanno funzionato, ad esempio gli eventi per bambini e famiglie, che sono amatissimi e hanno ampio seguito con numerosi partecipanti da tutto il nord italia, in particolare da Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, e creeremo nuove visite con animazione tematica. Amplieremo, inoltre, l’offerta relativa alle attività didattiche e alle proposte di nuovi laboratori con attenzione particolare all’archeologia”.

“L’obiettivo – aggiunge Nicoletta Lusuardi di Archeosistemi – è passare dal locale al regionale fino al nazionale. Punteremo alla valorizzazione della Rocca di Fontanellato, un bene culturale che non si colloca all’interno dei classici itinerari turistici nazionali legati alle grandi città d’arte. Il turismo culturale è quella forma di turismo strettamente collegata alla cultura di una specifica realtà e luogo. Per noi sarà l’unione di tutto quello che caratterizza un paese e i suoi abitanti, in particolare: la tradizione, il modello di vita, la storia, l’arte, l’architettura, il cibo e tutti quegli elementi che contribuiscono a creare lo stile di vita di una comunità. La creazione quindi di una rete che tesse le sue relazioni a partire dal centro di Fontanellato, per poi allargare le sue maglie a livello regionale e nazionale, crediamo possa dare il via a molte opportunità interessanti”.