Migranti, sgombero a Calais: alta tensione e lacrimogeni

29 febbraio 2016 | 18:55
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Migranti, sgombero a Calais: alta tensione e lacrimogeni

La polizia risponde a lancio di sassi da parte dei migranti. In fiamme tre baracche

REGGIO EMILIA – Alta tensione nella ‘Giungla’ dei migranti a Calais. Secondo alcuni reporter presenti sul posto la polizia ha risposto con i lacrimogeni al lancio di pietre da parte di “alcuni migranti” e “attivisti no-border”. La situazione “è difficile”, aggiungono. Inoltre, tre baracche di fortuna sono state incendiate sprigionando una densa coltre di fumo nel cielo azzurro di Calais.

Già da questa mattina gli agenti hanno formato cordoni di protezione intorno agli operai intenti a smontare tende e capanne. “Vogliamo agire con dolcezza, non durerà solo un giorno”, dice Bruno Noel, segretario regionale del sindacato di polizia Alliance Nord-Pas-de-Calais-Picardie, aggiungendo: “Le forze dell’ordine filtrano gli accessi al campo e allontanano i no-border perché sono loro che organizzano gli scontri”. Già questa mattina un’attivista britannica che si opponeva all’avvio delle operazioni di sgombero è stata fermata dalla polizia.

Secondo il giornalista del Figaro, Jean-Marc Leclerc, sul posto ci sono circa duecento agenti “in azione”. Giovedì scorso, il tribunale amministrativo di Lille aveva dato il proprio via libera all’ordinanza della polizia per l’evacuazione della parte sud della ‘Jungle’ di Calais. Il governo di Francois Hollande ha assicurato che a tutti i migranti mandati via verrà proposta un’alternativa tra container riscaldati e centri d’accoglienza, ma le Ong che operano sul posto ritengono che i posti letto non siano sufficienti. Secondo le associazioni, sono oltre 3.400 i rifugiati e richiedenti asilo che devono lasciare la parte sud del campo, circa un migliaio secondo la prefettura.