Merkel contro il Cremlino: “Inorridita dai raid in Siria”

8 febbraio 2016 | 18:27
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Merkel contro il Cremlino: “Inorridita dai raid in Siria”

La Cancelliera in visita in Turchia: “In queste condizioni difficili colloqui pace. Pressioni sull’Onu”. Il premier turco: “Aleppo assediata, è una tragedia umanitaria”.
Hrw: bombe a grappolo russe, decine civili uccisi

REGGIO EMILIA – Merkel in Turchia contro i raid ordinati dal Cremlino: “Non sono solo scioccata ma anche inorridita per le sofferenze subite dai civili a causa dei raid russi in Siria”. E ha spiegato che Germania e Turchia intendono fare pressioni congiunte sull’Onu per chiedere di far rispettare una risoluzione di dicembre che invitava tutte le parti coinvolte nel conflitto in Siria a interrompere immediatamente qualsiasi attacco nei confronti della popolazione civile.

“In queste circostanze – ha detto la Merkel – in cui la Russia continua i suoi raid in Siria, costringendo alla fuga verso i Paesi vicini decine di migliaia di civili,  è difficile che possano avere luogo dei colloqui di pace. Questa situazione deve concludersi rapidamente”.

Aleppo “è di fatto sotto assedio. Siamo sull’orlo di una nuova tragedia umanitaria”. Lo ha sostenuto il premier di Ankara Ahmet Davutoglu, denunciando i raid russi che negli ultimi giorni hanno costretto alla fuga decine di migliaia di civili verso il territorio turco.

Hrw: bombe a grappolo russe, decine civili uccisi
“Almeno 37 civili, di cui 9 bambini, sono stati uccisi solo dal 26 gennaio in 14 raid di aerei siriani e russi in cui sono state impiegate bombe a grappolo, messe al bando dalle convenzioni internazionali”. Lo afferma oggi in un rapporto Human Rights Watch, sottolineando che altri 8 attacchi simili sono stati denunciati da attivisti, ma non possono essere confermati con certezza perché non sono si sono potuti contattare testimoni indipendenti.

L’organizzazione per i diritti umani sottolinea che i bombardamenti sono avvenuti durante la recente offensiva governativa, appoggiata dai raid aerei russi, nelle province di Aleppo, Damasco, Idlib, Homs e Hama. Alla fine di dicembre anche Amnesty International aveva accusato i russi di far uso di bombe a grappolo, affermando che “centinaia di civili” erano stati uccisi nei raid di Mosca a partire dal loro inizio, il 30 settembre.