La Cgil tiene sulle tessere ma subisce i tagli del governo

24 febbraio 2016 | 16:07
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Per l’anno prossimo ci sono 240mila euro in meno per i patronati. Mora: “Siamo attaccati, ma non ridurremo i servizi”

REGGIO EMILIA – Un sindacato sotto attacco, ma che resiste nei numeri. E’ la fotografia scattata dal segretario della Cgil di Reggio Emilia, Guido Mora, che ha presentato questa mattina i dati sul tesseramento 2015. A preoccupare la Camera del lavoro non sono pero’ tanto le tessere collezionate l’anno scorso, che con un lievissimo calo di 191 sono le stesse del 2014, quanto piuttosto la nuova scure sulle risorse calata in questi giorni dal governo.

“Giusto ieri – annuncia Mora – ci hanno comunicato l’importo dei contributi che riceveremo per le attivita’ del patronato, che verranno erogati nell’anno 2016”. I numeri non sono leggeri: meno 240.000 euro che fanno scendere le risorse disponibili dai circa 2,1 milioni del 2014 a 1,8. “Soldi peraltro – aggiunge il segretario – sottratti dal fondo creato con i contributi previdenziali dei lavoratori”. Mora non si lascia pero’ intimorire: “Diciamo che abbiamo i nostri compitini da fare. Ma i nostri servizi noi li manteniamo, teniamo botta e questa e’ una nostra precisa scelta politica”.

Cosi’ come la Cgil e’ pronta a tutelare i dipendenti dei servizi fiscali, circa un centinaio tra Patronato e centro di assistenza fiscale (Caf). Mora non manca pero’ di sottolineare un contesto “che dura ormai da tempo in cui l’organizzazione sindacale riceve attacchi da piu’ parti. “Penso alla legge Fornero e a quella Sacconi prima e poi al Jobs act del duo Poletti-Renzi, che stanno progressivamente riducendo non solo i diritti dei lavoratori, ma anche lo spazio della nostra azione sindacale”.

La Cgil, comunque, per ora regge. Tuttavia, prosegue Mora, “temo che se questo accanimento dovesse durare ancora molto non solo il nostro sindacato ma tutti entreranno in grossa difficolta’ lasciando sole molte persone che vedono nel sindacato l’unico soggetto che tutela i loro diritti, dopo il ritiro da parte dello Stato e il fatto che i Comuni non hanno le risorse necessarie”.

Proprio per riaffermare questo ruolo Mora ritorna poi sulla certificazione della rappresentanza, prevista dall’accordo firmato nel 2014. “I dati sui nostri iscritti sono veri e trasparenti al 100%. Sono due anni che aspettiamo che un ente terzo li certifichi, cosi’ come era previsto”.

Passando ai numeri del tesseramento, la Cgil reggiana registra a fine 2015 111.298 iscritti tra lavoratori attivi e pensionati, contro i 111.489 del 2014, -191 tessere (-0,3%). Le nuove iscrizioni sono state 15.401 (calo di 191 unita’ rispetto al 2014), mentre aumentano le persone iscritte per la prima volta: 5.287, contro le 3.279 del 2014. Quello di via Roma e’ poi un sindacato “in rosa”: il 52% dei tesserati e’ donna.

Calano i lavoratori stranieri, oggi al 18% (8.672 lavoratori) che nel 2014 erano quasi il 20% (9.542 iscritti). I giovani tra i 18 e i 35 anni sono il 18% degli attivi “a riprova – dice Mora – che non e’ vero che i piu’ giovani sono prevenuti verso il sindcato”. Tra le categorie, infine, la Fiom perde 340 iscritti pur confermandosi prima categoria per numero di attivi e calano anche Fillea (edilizia), Nidil (precari) e Fisac (la categoria del settore del credito) (Fonte Dire).