Il libro di Carlo Possa presentato nella sede del Cai

28 febbraio 2016 | 15:17
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Il libro di Carlo Possa presentato nella sede del Cai

Martedì 1 marzo alle 21 nella sede del Cai, in viale dei Mille 32

REGGIO EMILIA – Per il ciclo di incontri dedicati alla montagna e ai viaggi organizzato dal Cai reggiano, sarà presentato martedì 1 marzo alle 21 nella sede del Cai, in viale dei Mille 32, il libro di Carlo Possa “La pace coll’Alpe”

E’ un libro sull’alpinismo degli anni ’70, un periodo di grandi fermenti nel mondo della montagna, che vide anche la Pietra di Bismantova come riferimento di un nuovo modo di praticare l’alpinismo. “La pace coll’Alpe” è un libro di racconti, articoli, ricordi e riflessioni su un alpinismo non tradizionale e forse controcorrente, praticato per divertirsi e non per soffrire.

Il libro ha una presentazione di Enrico Camanni, uno dei più importanti giornalisti e scrittori di montagna italiani.  Il libro sarà presentato da Ginetto Montipò, notissimo alpinista reggiano e autore di una delle prime guide alpinistiche della Pietra di Bismantova, e dall’autore. Clara Possa leggerà alcuni brani del libro.

Enrico Camanni ha scritto che nei primi anni Settanta, tra Torino e la Valle dell’Orco, Milano e la Val di Mello, Trieste e la Val Rosandra, Reggio Emilia e la Pietra di Bismantova, nasce un movimento di rivolta che alle piazze preferisce le montagne e in montagna fa la sua rivoluzione. Si è parlato del ’68 dell’alpinismo.

Gian Piero Motti, nella sua “Storia dell’alpinismo”, fa riferimento a un alpinismo privo di sofferenze volute, privo di sacrifici accettati sullo stampo cristiano, vissuto lontano dai pericoli oggettivi, all’insegna quindi della sicurezza cercata sotto tutti gli aspetti tecnici e soprattutto assai meno misoneista, «serio» e drammatico dell’alpinismo tradizionale. Chiaramente non è che il ribaltamento dialettico dell’alpinismo cosiddetto «eroico», simpaticamente sintetizzato da alcuni giovani arrampicatori emiliani (tra i promotori di questa corrente) dal moto «La pace coll’Alpe», antitesi scherzosa del famigerato «Lotta coll’Alpe» di Guido Rey.