I diritti civili nel frullatore dell’ipocrisia fatta politica

22 febbraio 2016 | 10:01
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I diritti civili nel frullatore dell’ipocrisia fatta politica

Dietro questa posizione del M5S c’è il rifiuto della politica, che è conflitto ma anche mediazione. Nel Pd c’è chi vuole i diritti delle coppie omosessuali, c’è chi invece li combatte come il peggiore dei mali

REGGIO EMILIA – I grillini non votano il canguro, perché non vogliono sporcarsi le mani neanche per ottenere un obiettivo storico. L’Italia è ultima in Europa nel riconoscimento delle coppie dello stesso sesso. Il M5S ha attratto milioni di voti per realizzare il cambiamento, ma ogni volta che l’obbiettivo è a portata di mano, quella mano la mettono in tasca.

Come diceva Don Milani, a che ti serve avere le mani pulite se poi non le usi mai? Dietro questa posizione del M5S c’è il rifiuto della politica, che è conflitto ma anche mediazione. Altrimenti c’è solo la guerra per bande, e la ricerca di una purezza, che brucia su quell’altare il concreto e possibile avanzamento del nostro livello di civiltà.

Se Il M5S piange, il PD di certo non ride. In quel partito c’è chi vuole i diritti delle coppie omosessuali, c’è chi invece li combatte come il peggiore dei mali. Come possono stare nello stesso partito ispirazioni ideali così diverse? Quel partito sta insieme per l’esercizio del potere e via via perde ogni propria caratterizzazione. Un gruppo agguerrito di cattolici fondamentalisti spesso amici di Renzi, sequestra il posizionamento laico del Pd.

Chi aderisce al Pd da tempo non sa da che parte dello spartiacque sociale si pone, se dalla parte dei diritti del lavoro o della finanza. Oggi non sa nemmeno se sta con i diritti civili o con l’oscurantismo fondamentalista.

Più che un partito è una maionese. E qualora non avesse il potere in mano, finirebbe per impazzire.