Grissin Bon-Vanoli Cremona, le pagelle

28 febbraio 2016 | 18:08
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Grissin Bon-Vanoli Cremona, le pagelle

Aradori, Polonara, Della Valle e Vereemenko i migliori in campo. Male Silins, Gentile e Golubovic

REGGIO EMILIA – Migliori e peggiori della partita fra Grissin Bon e Cremona nel pagellone di Nicola Bonafini.

Aradori: in attacco ha momenti in cui sembra di nuovo lui. Va in barca nel secondo quarto, dove si incaponisce nel giocare uno contro cinque e a turno regala la palla alla prima fila in tribuna o all’avversario. Il punto è il solito: se riesce a trovare ritmo offensivo, con ricezioni in movimento e non statiche, è sostanzialmente immarcabile; se riceve da fermo o gli arriva la forma di Parmigiano con su scritto “spocciatela” diventa un giocatore normale. Ah, oh, poi, siccome a pallacanestro si dovrebbe giocare sui due lati della riga di metà campo, ci sarebbe anche quella difensiva. Ma lì è sostanzialmente un obiettore di coscienza: a parte l’ultima inutile azione dove Turner però gli infila la bombetta da otto metri. Tu chiamala se vuoi: la legge del contrappasso. Voto 7

Polonara: bello vivo. E’ un po’ che il vecchio Polonair ha ripreso un minimo di peperoncino nei garretti e in campo le cifre lievitano. Questo giro sta anche in campo e non viene dimenticato in panchina. Bene, perché si prende tiri in ritmo con poche forzature. Quando si avventura nei pressi del canestro appare sempre un po’ sulle uova, però c’ha il gancetto di mancina cui aggrapparsi. In difesa si arrangia. Comunque presenza positiva, soprattutto dal punto di vista emotivo. Voto 7

Della Valle: Cremona (che gioca una partita mentalmente molle), gli lascia il tiro da tre in transizione e lui puntualmente punisce. Cremona (che gioca una partita mentalmente molle… non è un errore, è un repetita) gli lascia anche girare l’angolo sui blocchi verticali per liberare il tiratore, il che gli fa accumulare un quantitativo di tiri liberi importante che lui trasforma. E’ sembrato più vivo del solito. In attacco. In difesa è una cosa che non si può sinceramente descrivere: siamo al punto che basta un banale cambio di direzione per fargli incrociare le Adidas. Dovrebbe andarsi a rivedere come si applicava ad inizio stagione (probabilmente fresco del lavoro fatto in Nazionale… ci penserà Ettore – Messina – a fargli un bel refresh…). Voto 7

De Nicolao: la spia della riserva appare ben accesa sul cruscotto… Poco lucido in generale (i 5 assist son positivi, ma il suo gioco porterà sempre a fargliene fare molti). Continua a parlare ed a tenere i compagni svegli, il che è buono. In difesa non fa mai fallo…. a suo dire… Voto 5,5

Veremeenko: il Sergio Brio 2.0 de noantri. Il Pietro Vierchowood in canotta biancorossa. Il Leonardo Bonucci in salsa baltica. Vabeh, mettetela come volete, ma almeno uno che difende sul serio in questa Grissin Bon ci vuole. Uno stopper. Fa tutto il lavoro sporco. Lo fa per lui stesso e per gli altri. Con cattiveria e puntualità. In una squadra che non ha regole sui pick and roll avversari, lui impone quelle della santa madre Bielorussa. E per fortuna! In attacco fa casino, però conta poco. Lui serve in difesa. Voto 7.

Kaukenas: oh è proprio vero che a diventar vecchi si diventa insofferenti. Lui non tace un attimo. Fa andare la lingua con tutti: compagni, arbitri e avversari. Si attacca con Washington così, perché doveva decomprimere… Nelle more prova a giocare anche. Partita di grande sofferenza offensiva, dove fa le corse ma non riesce a finire. A parte la bomba che consegna la differenza canestri a Reggio. Se è vero che i punti si pesano e non contano, quei tre valgono una tonnellata. Voto 6,5

Silins: 17′ nel più completo anonimato. Voto 5

Gentile: 16′ in campo. Con questo atteggiamento, questa attitudine difensiva, questa selezione di tiro son 16′ di troppo. Deludente. E non dovrebbe essere così… Voto 5.

Golubovic: questo è proprio un matrimonio sbagliato. Reggio non fa per lui. Lui non fa per Reggio. Quando succedono situazioni di questo tipo, la “colpa”, purtroppo, è da entrambe le parti. Il fatto è che pare afflosciarsi sempre di più, anziché ravvivarsi. In attacco raccatta qualche tiro, ma sembra non aver le gambe né la cattiveria per metterli. In difesa è un concorso di colpa, Reggio difende a sentimento, lui in sostanza è come il Telepass al casello: la sbarra si alza quando passa qualcuno…. Voto 5.