Correggio, studenti a iniziativa contro Cirinnà: è bufera

13 febbraio 2016 | 16:35
Share0
Correggio, studenti a iniziativa contro Cirinnà: è bufera

Una settantina di alunni del Corso e dell’Einaudi, in buona parte minorenni, ha partecipato venerdì mattina all’incontro. Sel tuona: “Spero che i presidi possano far luce su questo”

REGGIO EMILIA – Una settantina di studenti del liceo Corso e dell’Einaudi di Correggio, molti di loro minorenni, hanno partecipato all’incontro che si è tenuto venerdì mattina nella sala XXV Aprile, organizzato dal circolo culturale Pier Giorgio Frassati e dal movimento Pro Vita, dal titolo “La difesa della famiglia in Italia e nel mondo” con Alexej Komov, ambasciatore del congresso mondiale delle famiglie all’Onu.

La presenza degli studenti in orario scolastico ha fatto storcere il naso a molti dato che gli organizzatori, promuovendo l’evento on line, scrivevano: “Un appuntamento fondamentale, proprio perché rivolto ai giovani, che sono il primo bersaglio della propaganda omosessualista dilagante. Dai giovani, però, può partire il riscatto per la nostra società. Sono le nuove generazioni, infatti, che dovranno innalzare il vessillo della ragione e del buon senso a difesa della famiglia naturale e del diritto dei bambini ad avere un papà e una mamma”.

La notizia è stata commentata su Facebook da diversi genitori che si sono domandati se le famiglie fossero state informate di questa iniziativa. Fernanda Foroni, presidente del circolo Frassati di Correggio, ha detto a Reggio Sera: “Abbiamo fatto un’iniziativa con Komov, giovedì sera, aperta a tutta la cittadinanza, all’hotel President e poi l’abbiamo aperta venerdì mattina agli studenti delle scuole superiori del Corso e dell’Einaudi. Quanti erano gli studenti? Una settantina. Sì, molti erano minorenni. Comunque c’era anche qualche adulto”.

Per quel che riguarda il permesso alle famiglie la Foroni continua: “Il permesso alle famiglie è stato chiesto in questi termini. Queste iniziative sono proposte nell’ambito del consiglio di istituto che approva un Pof (Piano dell’offerta formativa). Sono poi i singoli insegnanti a decidere se parteciparvi o meno e sono loro che devono informare le famiglie. E poi posso dire una cosa? Questa è una questione di lana caprina. Ci sono insegnanti che li portano a sentire quelle cose su Darwin, sul bullismo e su come si usano i preservativi. Una volta che vengono a sentire una cosa cattolica, non credo che gli faccia male”.

Il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, ha detto al nostro giornale: “La sala è di proprietà comunale, ma lo spazio è gestito da un centro sociale e loro hanno affittato quella sala al circolo Frassati. Dovete parlare con loro. Noi quell’iniziativa non l’abbiamo certo sostenuta e non sappiamo neanche quali scuole vi hanno partecipato. Comunque mi sto informando”.

Cosimo Pederzoli, del coordinamento provinciale di Sel, tuona: “Se la notizia è questa, ovvero che docenti pagati dallo Stato portano studenti a una conferenza di quel tipo e di quel taglio, organizzata con Pro Vita, è una cosa sulla quale bisogna fare una verifica. Spero che i presidi possano fare luce su questo”.