Campovolo, ecco il bando per la subconcessione dell’area

15 febbraio 2016 | 17:45
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Campovolo, ecco il bando per la subconcessione dell’area

L’ipotesi dell’arena viene confermata e agevolata dal bando di sub concessione che impegna il vincitore a realizzare opere e infrastrutture funzionali anche alla futura arena spettacoli

REGGIO EMILIA – E’ in pubblicazione il bando per la gestione dell’area cosiddetta “non operativa” del Campovolo, ovvero di quella parte dell’aeroporto reggiano non interessata da operazioni di volo e manovra dei velivoli. Da mercoledì sarà disponibile sulla Gazzetta ufficiale il testo per l’apertura della selezione di affidamento della gestione di quest’area, posta a nord delle piste di decollo.

La società Aeroporto, che dallo scorso giugno ha ottenuto da Enac la concessione per 20 anni dell’intera area aeroportuale, cerca infatti – tramite gara a evidenza pubblica – un concessionario che garantisca piena efficienza e funzionalità all’area non operativa per destinarla a eventi e manifestazioni. Il soggetto vincitore dovrà occuparsi della manutenzione e sicurezza dell’area dotandola inoltre delle adeguate infrastrutture per poter svolgere ed ospitare in modo stabile e continuativo iniziative di interesse pubblico e migliorare l’accessibilità e funzionalità dell’area aeroportuale.

La sub-concessione avrà durata di nove anni (rinnovabili) e un canone annuo di 80mila euro più una quota compresa tra il 2 e il 4% dei proventi, tale da mantenere l’equilibrio finanziario nella gestione della società Aeroporto rispetto alle attività dell’area operativa. L’assegnatario dovrà provvedere alla realizzazione, a propria cura e spese, delle opere, degli impianti e degli interventi necessari a rendere funzionale e sicura l’area non operativa. In particolare sono previste: opere di manutenzione straordinaria nella zona dell’ingresso principale dell’area, il ripristino dell’ingresso est nonché di parte della recinzione, la manutenzione delle aree di parcheggio, la realizzazione della rete fognaria e l’installazione di un impianto di video sorveglianza.

E’ inoltre previsto il mantenimento di una zona attrezzata utilizzabile per attività di protezione civile e la piantumazione di nuovi alberi per il mantenimento e la cura di un polmone verde al servizio del territorio urbano. Il sub-concessionario verrà selezionato in base alla migliore offerta economica e tecnica, relativa alle tipologie di eventi e manifestazioni culturali, sportive, ricreative e musicali da programmare, capaci di coinvolgere ambiti regionali, nazionali e internazionali.

Il bando recepisce inoltre la richiesta avanzata in sede di Commissione consigliare di destinare gratuitamente l’area, almeno tre giorni all’anno, a iniziative culturali, artistiche, espositive che siano espressione del territorio, dell’associazionismo, del volontariato e del no profit. A riguardo, la selezione delle iniziative sarà rimessa al Comune di Reggio Emilia che vi provvederà tramite una programmazione su base semestrale coordinata con le esigenze delle attività del sub-concessionario.

L’arena spettacoli
L’accordo tra Enac e Aeroporto prevede la possibilità di realizzare una grande arena spettacoli permanente nell’area non operativa del Campovolo. Questa ipotesi viene confermata e agevolata dal bando di sub concessione che impegna il vincitore a realizzare opere e infrastrutture funzionali anche alla futura arena spettacoli. L’arena tuttavia potrà vedere la luce tramite un progetto di interesse pubblico a totale capitale privato da presentarsi ad Aeroporto. Per questo la società Aeroporto ha facoltà di recedere dalla sub-concessione e di riacquisire la disponibilità dell’area non operativa, qualora soggetti privati si facciano avanti prima della scadenza della sub-concessione per realizzarla.

Scrive il Comune: “L’obiettivo è pertanto quello di agevolare, tramite gli interventi che verranno anticipati dal sub-concessionario nell’area non operativa, l’attrazione di capitali privati in grado di trasformare Campovolo in un’area stabilmente attrezzata per grandi eventi e manifestazioni culturali e musicali. Si vogliono cioè stimolare investimenti privati per costruire un prodotto di richiamo e attrazione anche turistica di area vasta, in grado di competere sui mercati internazionali, partendo dall’eccellenza rappresentata già oggi da Campovolo e operando in una logica di sistema regionale, qualificando le condizioni di contesto relative all’accessibilità e fruibilità continuativa nel tempo dell’area stessa”.