Alfano: il Pd stralci la stepchild, se passa pronti a referendum

14 febbraio 2016 | 18:38
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Alfano: il Pd stralci la stepchild, se passa pronti a referendum

M5S: il 90% del gruppo è per la stepchild, è il Pd che non ha i numeri

REGGIO EMILIA – “Spero che i Cattodem abbiano coraggio per votare no alla stepchild adoption e che numerosi grillini votino no in modo tale che la stepchild salti. Poi, se fossi il leader del Pd io la stralcerei”.

Lo afferma il ministro dell’Interno Angelino Alfano a ‘In 1/2 ora’, su RaiTre. Se la stepchild adoption dovesse passare nel pacchetto sulle unioni civili “proporrò il referendum”, ha aggiunto il ministro sottolineando che su questo piano, nel promuovere il referendum, “non c’è una lesione istituzionale” tra il ruolo come ministro e quello come leader dell’Ncd. “Non sono per il cupio dissolvi dell’intera legge”, ha anche detto Alfano, sottolineando che i dubbi riguardano nello specifico il tema dell’adozione.

“Io voterò convintamente la stepchild. Il Movimento ha fatto chiarezza: il 90 per cento dei parlamentari voterà la stepchild”. Lo afferma il senatore M5S Gianluca Castaldi soffermandosi, ai microfoni del Gr3, sul ddl unioni civili. “I numeri del Movimento sono chiari: è il Pd che non ha i numeri e che deve trovare una soluzione. Noi siamo 35 e credo che 30 o 28 voti nostri (se mancano le due colleghe in maternità) ci siano tutti”, insiste Castaldi dicendosi “convinto che martedì si inventeranno qualcosa per rinviare nuovamente il provvedimento. Non si arriverà al voto. L’accordo deve essere interno ai catto-dem ma anche e soprattutto esterno perché Ncd e i verdiniani faranno valere il loro peso nel governo”.

L’emendamento canguro
“Lo strumento è previsto. Tutti noi preferiremmo su temi di questo tipo realizzare un dibattito parlamentare che sappia cogliere tutte le posizioni e sappia stimolare un confronto alto. E’ evidente che rispetto a strumenti ostruzionistici rivolti semplicemente a bloccare la legge, che è fortemente condivisa dalla stragrande maggioranza degli italiani, ci sono strumenti a disposizione nei regolamenti parlamentari. Detto questo, faccio un appello: si provi tutti a ragionare. A un certo punto si voterà e ogni parlamentare si prenderà la responsabilità che riterrà giusto prendersi”. Lo afferma, in’un intervista al Giornale Radio Rai3, il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini soffermandosi sull’ipotesi che, martedì, in Aula approdi l’emendamento-canguro sul ddl unioni civili.