“Vado e ammazzo mia moglie”, arrestato dai carabinieri

16 gennaio 2016 | 09:28
Share0
“Vado e ammazzo mia moglie”, arrestato dai carabinieri

In manette un 55enne di Casina che è stato fermato a Felina mentre andava dalla moglie,che era fuggita di casa dopo anni di maltrattamenti, con una mazza da baseball

CASINA (Reggio Emilia) – Un 55enne reggiano di Casina è stato arrestato dai carabinieri a Felina mentre stava andando a picchiare la moglie, con un mazza da baseball, dopo che era andata via di casa perché era stata maltrattata per anni. La donna aveva subito una serie di minacce e aggressioni tali che una volta, addirittura, l’uomo, schiaffeggiandola, le aveva fatto cadere un dente.

Il 55enne, dopo che la moglie è fuggita di casa per andare a vivere con un altro uomo, ha iniziato a tempesarla di telefonate e sms dai contenuti esplicitamente minacciosi. Il marito a più persone aveva esternato di volerla ammazzare motivo per il quale il maresciallo del paese da tempo seguiva con attenzione la situazione dei due coniugi.

Ieri mattina l’uomo, che è riuscito a localizzare la nuova casa della moglie, dopo aver “confidato” a un conoscente le intenzioni di volerla uccidere, armato di una mazza da baseball in ferro, è uscito da casa dirigendosi verso l’abitazione della donna. L’amico che aveva raccolto la “confidenza” ha chiamato ieri i carabinieri.

I militari di Casina e Villa Minozzo,dopo aver raggiunto la nuova abitazione della moglie, che è stata invitata a non aprire a nessuno, si sono appostati nei pressi mentre i carabinieri del nucleo operativo e del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia hanno istituito dei posti di controllo lungo le strade che portavano all’abitazione della moglie.

L’auto dell’uomo è stata intercettata e fermata a Felina lungo la statale 63. Alla guida il 55enne reggiano che, alla vista dei militari, si è lasciato andare in un pianto liberatorio ammettendo le sue intenzioni. Nei sedili posteriori i carabinieri hanno trovato la mazza in ferro che è stata sequestrata. L’uomo è stato portato in caserma dove i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, insieme ai colleghi delle stazioni di Casina e Villa Minozzo, al termine di tutti gli accertamenti lo hanno arresato con l’accusa di atti persecutori.

La moglie lo ha denunciato raccontando di violenze psichiche e fisiche che subiva da anni. Il 55enne reggiano è stato portato in carcere a disposizione del sostituto procuratore Maria Rita Pantani, titolare di quest’ennesima indagine sulla violenza contro le donne.