Unindustria a Firenze rilancia l’area Mediopadana

29 gennaio 2016 | 16:33
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Unindustria a Firenze rilancia l’area Mediopadana

Il presidente Severi al convegno Anci di Firenze: “E’ la dimensione che serve fra Piacenza, Parma, Modena e Reggio Emilia”

REGGIO EMILIA – Una vetrina d’eccezione per gli industriali reggiani per rilanciare “l’area vasta mediopadana”, compresa tra il Triveneto e la Lombardia a nord, la citta’ metropolitana di Milano a ovest e quella di Bologna a est. Ne ha parlato infatti ieri il presidente Mauro Severi intervenuto a Firenze come relatore al forum sulle Citta’ metropolitane promosso dall’Anci, e a cui oggi ha preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Lo sviluppo di questa “terra di mezzo”, composta da sei province minori, non e’ questione di lana caprina, ribadisce in sostanza Severi “perche’ produce, a conti fatti, un volume di export che supera i 39 miliardi di euro”. Ecco perche’, ricorda il presidente, “nei mesi scorsi, muovendo da questa consapevolezza, Confindustria Piacenza, Unindustria Reggio Emilia e l’Unione parmense degli industriali si sono fatte promotrici di una proposta generale di ridisegno del sistema istituzionale territoriale in cui operano, con la costituzione di un’area vasta Emilia che associ, nell”esercizio delle funzioni previste nel nuovo modello regionale di govenance, le Province di Modena, Reggio-Emilia, Parma e Piacenza”.

In pratica, “mantenendo integre le proprie identita’ e le rispettive autonomie, i sistemi locali di Piacenza, Parma, Modena e Reggio Emilia devono apprendere a connettersi per definire in maniera condivisa gli obiettivi, gli strumenti per raggiungerli e le conseguenti azioni di lobbying”, unendo in uno sforzo comune mondo produttivo e organi amministrativi”. Su questo punto conclude Severi: “Il fatto che questa visione innovativa sia proposta dagli imprenditori e dalle loro associazioni e’ la conferma di quanto, in una realta’ territoriale di piccole e medie imprese organizzate in distretti e filiere, l’intreccio tra produzione, innovazione, societa’ e Enti locali sia ormai una necessita’”.