Rifiuti, Parma: “Reggio ci manda i suoi e paga pochissimo”

19 gennaio 2016 | 19:06
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Rifiuti, Parma: “Reggio ci manda i suoi e paga pochissimo”

L’assessore Folli: “Abbasserebbe le tariffe di Parma di meno di un caffe’ al giorno”

REGGIO EMILIA – Un nuovo scontro sul fronte dei rifiuti si profila tra Parma e Reggio Emilia. Dopo l’invio dell’indifferenziato reggiano nell’inceneritore Iren oltrEnza, oggetto del contendere e’ la nuova tariffa unica di smaltimento, valida per il bacino dei due territori, che secondo il Pd ducale dovrebbe ridurre di circa il 10% le bollette dei parmigiani.

Secondo rumors circolati nel Consiglio d’ambito di Atersir, lo smaltimento dei rifiuti nei due territori potrebbe costare intorno ai 139 euro per tonnellata. Ma l’assessore all’Ambiente di Parma Gabriele Folli, riportando oggi le indiscrezioni in Consiglio comunale, giudica la cifra “assolutamente insoddisfacente”, poiche’ abbasserebbe le tariffe di Parma di “meno di un caffe’ al giorno”. In particolare l’assessore ricorda che, all’epoca in cui erano i rifiuti parmigiani a finire nell’impianto reggiano di Cavazzoli (ora chiuso) le tariffe di smaltimento si aggiravano intorno ai 160 euro.

Oggi, con la presenza del contestatissimo inceneritore si sono ridotte solo lievemente, fino a 154 euro a tonnellata. Dal Consiglio d’ambito, e’ sempre Folli a spiegare, e’ poi arrivata anche una proposta che, in attesa della tariffa unica, prevedeva un costo di smaltimento di 139 euro per Parma e 120 euro per Reggio Emilia, ma che il sindaco di Mezzani Romeo Azzali, rappresentante del Consiglio locale di Parma, ha “avvedutamente rifiutato”.

Quella contestata da Folli e’ quindi la sproporzione dei costi tra i due territori, molto distanti anche in termini di raccolta differenziata, peraltro presente gia’ dal 2010. Ovvero quando – e’ sempre l’assessore a ricordare – a Parma si pagava 161 euro per lo smaltimento e a Reggio 106 euro a tonnellata nel bacino di Iren e 82 euro in quello di Sabar (l’azienda della bassa reggiana, ndr).

Novita’ arrivano anche sulla richiesta di Iren di ampliare la capacita’ dell”impianto di Ugozzolo da 160 a 195.000 tonnellate, in forza del decreto Sblocca Italia. La Conferenza dei servizi che si e’ chiusa giovedi’ scorso con un nulla di fatto, si riaggiorna il prossimo venerdi’ 22 gennaio.

E l’ex settore Ambiente della Provincia (ora confluito nel nuovo organismo Arpae) dovrebbe pronunciarsi definitivamente sulla richiesta dell’azienda, raccogliendo i pareri degli altri enti coinvolti nella Conferenza e sulla base di uno studio di valutazione di impatto ambientale. Una bozza del documento e’ pervenuta oggi al Comune di Parma che si e’ gia’ detto contrario all’incremento dell’inceneritore.

Domani intanto e’ prevista una riunione della Conferenza Stato-Regioni con i rilievi di queste ultime sullo Sblocca Italia (fonte Dire).