Martiri della Bettola, il film è pronto: guarda il trailer

15 gennaio 2016 | 16:24
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Martiri della Bettola, il film è pronto: guarda il trailer

Il regista reggiano Christian Spaggiari: “Anteprima per la stampa in primavera. Poi vogliamo andare nei maggiori festival. Nelle sale in autunno”

REGGIO EMILIA – E’ pronto il trailer de “La rugiada di San Giovanni”, il film prodotto dalla Victoria Filmnova e dalla Samanta Melioli Filmwriter per la regia del reggiano Christian Spaggiari. Il lungometraggio, che è stato girato l’anno scorso, fra Carpineti, Casina e Vezzano sul Crostolo, racconta la storia dell’eccidio dei Martiri della Bettola, la località in cui, il 24 giugno 1944, furono trucidati dai nazisti 32 civili.

Fra gli attori spicca la presenza della grande attrice di teatro Ivana Monti, mentre Beppe Carletti ha scritto la colonna sonora e avrà un cameo nel film. La sceneggiatura è di Samanta Melioli e al soggetto hanno lavorato anche Christian Spaggiari e Liliana Del Monte, 82 anni, che allora era bambina, fra i pochi sopravvissuti alla strage.

Il regista Christian Spaggiari ha detto a Reggio Sera: “Puntiamo a partecipare alle mostre di Locarno, Venezia, Cannes, Roma e New York. Per quest’ultimo festival siamo quasi sicuri. Il film sarà nelle sale in autunno, ma organizzeremo un’anteprima per la stampa finiti gli effetti speciali e di mastering a marzo-aprile”.

La strage
Il 23 giugno 1944, verso le 22,30, dopo aver cercato di far saltare un ponte in muratura sulla Statale 63, in località La Bettola di Vezzano sul Crostolo, un gruppo di partigiani si scontrò con dei soldati tedeschi. Nello scontro a fuoco morirono due tedeschi e i partigiani Enrico Cavicchioni, Pasquino Pigoni e Guerrino Orlandini.

Poco dopo, verso le 23,15, partirono da Casina dei militari tedeschi per la rappresaglia che ebbe luogo nella notte. Trentadue persone, tutte ospiti della locale locanda, vennero dapprima presi in ostaggio e costretti rimanere a lungo a terra, poi vennero divisi in due gruppi per facilitarne l’eliminazione e i cadaveri in seguito furono bruciati.

Tra le vittime anche Piero Varini un bambino di diciotto mesi che fu gettato nel fuoco ancora vivo. La bambina di undici anni Liliana Del Monte per salvarsi si lanciò dalla finestra di una casa data alle fiamme dai soldati tedeschi. Rottasi una caviglia nel salto rimase nascosta semi svenuta sul greto del torrente finché non fu ritrovata da un soldato tedesco che presala in braccio la spostò sul ciglio della strada in modo che fosse poi ritrovata e soccorsa.

La bimba fu portata in ospedale e fu curata insieme ai pochi superstiti della rappresaglia. Fra questi l’oste Romeo Beneventi, alcuni carrettieri che si erano nascosti in cantina ed un giovane renitente alla leva fuggito nel solaio dell’osteria