La Regione ha deciso: i rifiuti di Reggio andranno a Parma

8 gennaio 2016 | 19:08
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La Regione ha deciso: i rifiuti di Reggio andranno a Parma

Conferite a Ugozzolo 60mila tonnellate l’anno, ma limiti all’impianto invariati e tariffe ridotte del 10% per indennizzare i parmigiani

REGGIO EMILIA – Nell’inceneritore di Parma a Ugozzolo saranno conferite circa 60.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani provenienti da Reggio Emilia. Ma il tetto massimo di utilizzo dell’impianto restera’ di 130.000 tonnellate, in linea con l’attuale autorizzazione e con i quantitativi di rifiuti conferiti in questi due anni di esercizio. Inoltre “l’importazione” dei rifiuti reggiani determinera’, gia’ dal 2016, una tariffa unica di smaltimento con una riduzione dell’ordine del 10% per i parmigiani dovuta alla compartecipazione della parte reggiana alla spese di ammortamento dell’impianto.

E’ dunque un successo su tutta la linea, per il Pd provinciale di Parma, l’adozione del piano di smaltimento rifiuti regionale, avvenuta oggi da parte della giunta dell’ente di viale Aldo Moro. “Il territorio e’ salvaguardato, il conferimento verra’ pagato e quindi si avra’ un risparmio in bolletta. Questo importante risultato ci fa dire e’ una vittoria per i cittadini e che il Pd unito ha tenuto la barra ferma, dimostrando di essere la vera forza di governo a Parma, anche alla luce del rapporto intrattenuto in questi ultimi mesi con la Regione e con le province limitrofe”, commenta il segretario provinciale del Pd Gianpaolo Serpagli. “Se infatti ci fosse stato un appiattimento sulle posizioni assunte dai 5 Stelle, ora ci troveremmo non con una provincia in emergenza, quella di Reggio Emilia, ma con due”.

Prosegue Serpagli: “La scelta responsabile di realizzare il termovalorizzatore ha consentito di rendere autonomo il territorio di Parma sul piano dello smaltimento dopo anni in cui si sono smaltiti i rifiuti in discariche ed inceneritori di altre province, a cominciare da quella di Reggio. Ora sara’ Parma a contraccambiare ricevendo parte dei rifiuti prodotti da Reggio Emilia che ha chiuso il proprio inceneritore nel 2012 senza disporre di adeguate alternative di trattamento, forse condizionata dal vento politico del momento”.

Quindi “se questo non e’ accaduto e se Parma puo’ vantare i migliori risultati in Regione e vederli finalmente premiati con una riduzione della tariffa di smaltimento dei rifiuti, e’ perche’ le amministrazioni Pd, a cominciare da quella provinciale, hanno scelto il campo della responsabilita’, a rischio anche di perdere consenso, invece di cavalcare le paure e le facili, quanto inattuabili, promesse”. Il conferimento di rifiuti urbani da Reggio-Emilia, assicura poi il capogruppo comunale del Pd Nicola Dall”Olio, “non comportera’ variazioni delle emissioni e dei quantitativi trattati, ma portera’ significativi benefici sul fronte tariffario. Si prevede infatti, gia’ dal 2016, una tariffa unica di smaltimento con una riduzione dell’ordine del 10% dovuta alla compartecipazione della parte reggiana alla spese di ammortamento dell’impianto. Per ogni tonnellata di rifiuto conferito e’ inoltre previsto il pagamento di un’indennita’ di disagio ambientale di 11 euro che andra’ a beneficio del Comune di Parma e di quelli limitrofi”.

A questi benefici tariffari, aggiunge il consigliere, “si potranno aggiungere le risorse del fondo d’ambito di incentivazione previsto dalla legge regionale sui rifiuti. Noi chiediamo al Comune che il ristoro ambientale venga messo a vantaggio dei cittadini riducendo la Tari, e non in opere preelettorali”. Soddisfatti anche i consiglieri regionali di Parma Alessandro Cardinali, Barbara Lori e Massimo Iotti, che ricordano anche gli obiettivi del piano regionale: chiusura di due inceneritori al 2020, riduzione del 20% della produzione procapite di rifiuti e conseguimento del 73% di raccolta differenziata.

“Condividiamo la delibera regionale che va nella direzione di uniformare gli ambiti territoriali- spiega Cardinali – in questo modo le spese di smaltimento saranno uguali per tutti i territori e si avra’ un’agevolazione per i cittadini di Parma e provincia”. Sulla stessa linea la consigliera Barbara Lori: “Il confronto che la Regione ha messo in atto a tutti i livelli amministrativi a partire dai territori ci consente di mantenere l’impegno rispetto alla quantita’ di rifiuti destinati al termovalorizzator e e di promuovere un utilizzo dell’impianto dove i rifiuti speciali, le cui caratteristiche sono piu’ difficilmente controllabili, assumono un ruolo che tende ad azzerarsi”.

La Regione Emilia-Romagna “si conferma prima nelle scelte in materia rifiuti per innovazione e programmazione”, conclude Massimo Iotti, secondo cui “la strada individuata permette davvero, e non a parole, di chiudere inceneritori e discariche”. Inoltre “la definizione di un ambito di gestione sui rifiuti Parma-Reggio Emilia-Piacenza e’ il primo passo verso l’Area Vasta Emilia. In questo momento a Parma c”e chi guarda avanti per superare i problemi e chi non muove un dito e si limita alle polemiche. I consiglieri Pd di Parma dimostrano di lavorare in positivo nell’interesse di Parma e provincia” (Fonte Dire).