La Corea del Nord: “Test nucleare con bomba all’idrogeno”

6 gennaio 2016 | 11:17
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La Corea del Nord: “Test nucleare con bomba all’idrogeno”

Prima rilevato un terremoto di 5.1. Oggi consiglio di sicurezza Onu. Il mondo condanna. Ma gli 007 di Seul frenano: “Potrebbe essere atomica”.

REGGIO EMILIA – La Corea del Nord ha reso noto di aver condotto con successo un test con una bomba nucleare all’idrogeno. Le autorità sudcoreane e il Servizio geologico americano poco prima avevano rilevato un sisma di magnitudo 5.1 a 49 km a nord di Kilju, l’area dei test nucleari nordcoreani. Secondo Seul il sisma era di origine artificiale. La bomba potrebbe essere atomica e non all’idrogeno. Lo sostengono gli 007 di Seul che hanno informato le autorità sudcoreane.

Una speaker sulla tv nordcoreana ha detto che Pyongyang ha testato una bomba all’idrogeno “miniaturizzata”, elevando “la potenza nucleare” del paese “al livello successivo” e fornendolo di un’arma per difendersi contro gli Stati Uniti e gli altri suoi nemici. La dichiarazione afferma che il test è stato un “perfetto successo”.

La bomba all’idrogeno è molto più potente di quelle nucleari tradizionali all’uranio e molto più difficile da realizzare. Il test, se confermato da esperti stranieri, sarà un forte incentivo per nuove sanzioni contro la Corea del Nord da parte dell’Onu e peggiorerà le già cattive relazioni del paese con i suoi vicini. Pyongyang ha già alcune rudimentali bombe nucleari. Nel 2012 ha detto di aver mandato nello spazio un satellite con un missile pluristadio. Secondo gli esperti, questo missile potrebbe essere utilizzato anche per il trasporto a lungo raggio di testate nucleari.

Dopo l’annuncio della Corea del Nord è stato convocato per oggi il Consiglio di sicurezza dell’Onu “a porte chiuse”. “Se le notizie sono vere allora si tratta di una grave violazione delle risoluzioni dell’Onu e una provocazione che condanniamo senza riserve”, così il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond su Twitter. Condanna del test nucleare di Pyongyang anche da parte della Francia. Il presidente francese Francois Hollande lo definisce “una violazione inaccettabile delle risoluzioni dell’Onu” e chiede “una reazione forte della comunità internazionale”.