La Commissione antimafia chiede relazione su Reggio

29 gennaio 2016 | 16:21
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La Commissione antimafia chiede relazione su Reggio

A prefetto, procura e Dda. Gaetti (M5S): “Ascoltate pure gli ex sindaci”. Emergono nuovi rapporti del Comune con la M&F General Service di Francesco Macri’

REGGIO EMILIA – La commissione parlamentare Antimafia richiedera’ alla Procura, alla Dda ed al prefetto di Reggio Raffaele Ruberto una relazione sugli ultimi fatti avvenuti a Reggio. Nello specifico sulla vicenda della casa del sindaco Luca Vecchi acquistata nel 2012 da un imputato del processo Aemilia, e sugli appalti pubblici assegnati dal Comune ad aziende coinvolte nell’inchiesta.

Lo annuncia Luigi Gaetti, senatore del M5s e vicepresidente della stessa commissione parlamentare, che aveva chiesto un’audizione del ministro Graziano Delrio, della dirigente comunale all’Urbanistica Maria Sergio e degli attori delle politiche urbanistiche nel Comune di Reggio negli ultimi 20 anni.

“Secondo l”ufficio di presidenza della commissione, che vede il Pd la maggioranza politica e numerica, la relazione verbale non basta e va verificato se esistono fatti nuovi rispetto ad un anno fa quando la commissione si reco’ a Reggio Emilia”, spiega Gaetti.

“Per noi – aggiunge – esistono eccome fatti nuovi. Non riguardano solo la casa acquistata nel 2012 da Maria Sergio (allora dirigente all’Urbanistica e moglie dell’attuale sindaco Luca Vecchi) da Francesco Macri’, imputato in Aemilia, ma decine di appalti pubblici emersi in questi giorni e vinti da imputati in Aemilia nel Comune di Reggio Emilia incluso Francesco Macri'”.

A questi fatti, continua l’esponente del M5s, “si aggiungono le nuove dichiarazioni pubbliche dell’ex assessore Franco Corradini sulle minacce ricevute in occasione delle primarie del Pd 2014 da parte dell’arrestato in Aemilia Domenico Mesiano e le intercettazioni emerse sugli appalti sui rifiuti pilotati nel Comune di Reggio al tempo di Agac”.

Insomma su Reggio Emilia si delinea, per Gaetti, “un quadro inquietante che dopo un anno fornisce nuovi elementi e rende necessario audire chi ha gestito la cosa pubblica in questa importante citta’ negli ultimi 20 anni. E tra questi c’e’ anche l’attuale ministro Delrio”. Il senatore puntualizza poi: “Non c’e’ nulla di politico in tutto questo. E’ una richiesta di approfondimento a 360 gradi: la Commissione antimafia deve essere messa in condizione di poter esercitare pienamente i propri poteri e poter indagare e fare domande ai principali attori delle politiche urbanistiche e sui rifiuti del capoluogo emiliano negli ultimi 20 anni. Questo perche’ le mafie si sono infiltrate tantissimo nel tessuto di Reggio Emilia e provincia”. In ogni caso, assicura Gaetti, “non ci fermiamo e produrremo atti su atti. Non escludendo nemmeno esposti per fare piena luce su ogni aspetto”.