Il Pd in piazza per le Unioni civili

22 gennaio 2016 | 20:53
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Il Pd in piazza per le Unioni civili

Il Partito Democratico aderisce alla mobilitazione nazionale di sabato che si terrà dalle 16 in Piazza Martiri del 7 luglio ‘Svegliati Italia

REGGIO EMILIA – Il Pd provinciale, insieme ai Giovani Democratici e al Pd cittadino di Reggio  Emilia, “aderisce convintamente” alla mobilitazione nazionale di sabato 23 gennaio alle 16 in Piazza Martiri del 7 luglio ‘Svegliati Italia. E’ ora di essere civili’, sul tema delle Unioni civili,.

Scrive il PD: “Da sempre in prima linea per la lotta contro le discriminazioni ed in difesa dei diritti, sabato ci saremo. A fianco di tante cittadine e cittadini, insieme alle Associazioni Lgbt e alle famiglie Arcobaleno che hanno promosso l’iniziativa a sostegno del Disegno di legge della senatrice PD Cirinnà per sostenere un provvedimento importantissimo, sensibilizzare le persone e scuotere le coscienze, in vista della fase conclusiva dell’iter della legge”.

Sempre nella giornata di sabato la segreteria provinciale di Andrea Costa approfondisce il tema del ddl insieme a Vanna Iori e Marco Scarpati, relatori di un incontro a cui parteciperanno i parlamentari Gandolfi e Pignedoli, i membri del Direttivo e dell’assemblea provinciale Pd con i segretari di circolo. L’iniziativa è aperta ai circoli PD e a chiunque sia interessato.

Continua il PD: “La Legge sulle Unioni civili, punto fondamentale nel programma di Governo del PD, riguarda le unioni fra persone dello stesso sesso e le convivenze ‘di fatto’ ed è estremamente urgente. Andrà finalmente a colmare un vuoto normativo per cui l’Italia è stata condannata dalla Corte europea per i diritti dell’uomo per il mancato riconoscimento di diritti civili e sociali,che hanno strettamente a che fare con progetti di vita e di amore delle persone. La società attuale da questo punto di vista è stata ed è molto più avanti del legislatore”.

E aggiunge: “Estendere, grazie a questa importantissima legge, diritti e tutele alle coppie e ai loro figli vuole dire superare discriminazioni e disuguaglianze del tutto inaccettabili. L’unione civile determinerà più tutele per i genitori (possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero/gravi problemi di salute, assistenza reciproca in caso di malattia, diritto di eredità sui beni del partner, possibilità di subentro nei contratti, reversibilità della pensione, condivisione di obblighi e diritti del nucleo familiare, ecc.); e soprattutto per i minori: i figli potranno attraverso la cosiddetta ‘stepchild adoption’ essere adottati dal partner del genitore naturale, con un’assunzione  di doveri precisi che l’affido non garantirebbe mai allo stesso modo”.

E conclude: “La politica è chiamata oggi a sanare questa situazione per migliorare la vita delle cittadine e dei cittadini di oggi e di domani.Per questo motivo invitiamo tutti a partecipare a quella che è una grande battaglia di libertà e di civiltà, che riguarda tutti al di là delle appartenenze politiche”.