Giacarta, attacchi ed esplosioni: almeno 7 morti

14 gennaio 2016 | 08:52
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Giacarta, attacchi ed esplosioni: almeno 7 morti

Ore di sparatorie tra le forze di polizia e gli attentatori. Sarebbero stati arrestate quattro persone di un gruppo “tra 10 e 14 persone”

REGGIO EMILIA – Almeno tre esplosioni hanno scosso stamattina il centro di Giacarta, la capitale indonesiana. Poi sono seguite oltre due ore di sparatorie tra le forze di polizia ed i presunti attentatori, che secondo Metro Tv, sarebbero stati fino a 14. Almeno sette i morti. Un portavoce della polizia ha detto che il bilancio delle vittime include tre poliziotti e tre civili, secondo quanto riporta il Guardian.

La zona colpita, nel centro di Giacarta, ospita anche molti hotel di lusso, ambasciate e uffici. Sarebbe stato colpito anche un caffe’ della catena Starbucks ed un cliente è rimasto ferito nell’esplosione. Tutti i dipendenti sono rimasti illesi. Secondo alcune informazioni un’esplosione è avvenuta “vicino” al bar all’interno del palazzo Skyline della capitale.

L’ambasciata americana a Giacarta ha diffuso un “messaggio di emergenza” dopo gli attacchi consigliando a tutti i cittadini statunitensi di evitare l’area nelle vicinanze dell’hotel Sari Pan Pacific e della piazza Sarinah della città.

Per quanto non sia stato ancora rivendicato, l’attentato – il primo attacco terroristico a Giacarta dopo quello contro gli hotel Marriott e Ritz nel 2009 – segue una minaccia dell’Isis lo scorso dicembre, quando lo Stato islamico aveva preannunciato un’azione che avrebbe messo l’Indonesia “sotto la luce dei riflettori”. In Indonesia, il Paese con il più alto numero di musulmani al mondo, prevale un Islam moderato ma è anche presente una frangia conservatrice, e si calcola che tra le file dell’Isis in Siria e Iraq siano presenti anche militanti indonesiani.

Il presidente dell’Indonesia, Joko Widodo, ha condannato gli attacchi delle ultime ore a Giacarta: lo riporta il quotidiano britannico The Guardian. Widodo ha ordinato al capo della polizia nazionale e al ministro per gli Affari politici e la sicurezza di catturare i responsabili.