Forza Italia, volano gli stracci: Filippi contro Pagliani

21 gennaio 2016 | 21:47
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Forza Italia, volano gli stracci: Filippi contro Pagliani

Un gruppo di militanti, capeggiato dall’ex consigliere regionale, ha chiesto il commissariamento del partito. I dirigenti: “Contestate il nulla”

REGGIO EMILIA – Volano gli stracci in Forza Italia. Un gruppo di militanti, capeggiato dall’ex consigliere regionale Fabio Filippi e dal consigliere comunale Claudio Bassi, ha chiesto la testa del coordinatore provinciale Gianluca Nicolini. Motivo? La presunta inconsistenza, a loro dire, dell’azione politica del partito, il fatto che la sede di via Roma, chiusa da più di un anno, e, infine, il fatto che il partito nei sondaggi è praticamente in caduta libera a Reggio.

Una richiesta di commissariamente è stata inviata da questo gruppo ai vertici nazionali del partito motivandola con il fatto che l’azione politica odierna sarebbe inesistente. Responsabile di questa situazione insieme a Nicolini, secondo i frondisti, sarebbe anche il capogruppo in consiglio comunale Giuseppe Pagliani, per via del suo coinvolgimento nel processo Aemilia.

A stretto giro di posta è arrivata la dura replica di Nicolas Caccavo, consigliere comunale FI, Giuseppe Pagliani capogruppo Forza Italia e Gianluca Nicolini coordinatore provinciale di Forza Italia, che scrivono: “Le sirene di un drappello di persone in gran parte sconosciute e non iscritte a Forza Italia che contesta il nulla è telecomandato dall’ex consigliere Fabio Filippi, che ha fatto propaganda per la Lega Nord all’ultima tornata elettorale per le elezioni regionali 2014, sperando di entrare nel partito, ma anche da li è stato cassato. Lo stesso ha organizzato sino a tre settimane fa pranzi con l’eurodeputato Sernagiotto ribelle fittiano che critica Berlusconi ogni volta che apre bocca”.

E aggiungono: “Pertanto Filippi è un esterno a Forza Italia, partito che gli ha permesso di fare il consigliere regionale per anni e che lui ha ripagato tradendolo e finendo svergognatamente in una indagine per peculato, impossessamento indebito di denaro pubblico, essendosi a dire dell’accusa appropriato indebitamente di fondi del gruppo consiliare PDL in regione. Una vergogna che ha tanto danneggiato il partito insieme al fatto che fece staccare le utenze della sede di Via Roma, storica sede dell’Msi reggiano, solo per rappresaglia nei confronti di un partito che ha danneggiato volutamente. Filippi poi andava a far campagna elettorale a Cutro attaccando manifesti in tutta la città e questo la dice lunga riguardo alla sua trasparenza”.

Passano poi a Bassi: “Per quanto riguarda il consigliere comunale Claudio Bassi, essendo in minoranza nel gruppo consiliare, democraticamente deve stare ai patti iniziali, i rapporti di forza nel gruppo sono ben chiari, il ruolo di capogruppo spetta al consigliere più votato, peraltro lui sin dal primo giorno di insediamento accettò questi patti andando a ricoprire grazie al partito di Forza Italia il ruolo di Vice Presidente del consiglio comunale. Mentre Filippi non è più niente nella politica reggiana e neppure in Forza Italia, Bassi invece per rimanere deve attenersi alle regole che il gruppo si è dato, in alternativa sarà invitato ad andarsene dal gruppo”.

E concludono: “L’attuale gruppo dirigente gode del sostegno totale degli iscritti a Forza Italia e di tanti nuovi aderenti che danno linfa vitale e nuova ad un partito che vogliamo rilanciare all’interno della nuova coalizione di centrodestra nazionale insieme a Lega Nord e Fratelli d’Italia”.