Family Day: “Siamo due milioni, unioni civili siano respinte”

30 gennaio 2016 | 19:14
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Family Day: “Siamo due milioni, unioni civili siano respinte”

Ma c’è chi fa notare che il Circo Massimo ne può contenere 500mila. Alfano riceve Gandolfini. In piazza molte famiglie. E compare lo striscione: “Renzi ci ricorderemo”

REGGIO EMILIA – In due milioni, secondo le stime degli organizzatori, contro il ddl sulle Unioni civili al Family Day. Anche se c’è chi fa notare che il Circo Massimo ne può contenere 500mila. E’ questo il bilancio degli organizzatori della manifestazione che, dal Circo Massimo, hanno lanciato un appello a “respingere pienamente” il ddl Cirinnà avvertendo: “Vedremo chi è con noi e chi è contro”.

Nella folla, colorata e fatta soprattutto di famiglie con bimbi, ma anche di religiosi, compare lo striscione: “RenziCiRicorderemo”. Ma la replica dal Pd arriva per voce del vicesegretario Lorenzo Guerini: “Quando tante persone scendono in piazza per esprimere con civiltà le proprie opinioni è segno che la democrazia è viva. Compito della politica è ascoltare tutti, confrontarsi con tutti e poi assumersi la responsabilità della decisione. Ricerchiamo un ampio consenso, ma siamo altrettanto convinti che è giunto il momento di decidere e lo faremo”, aggiunge.

Molti anche i politici presenti alla manifestazione, Ncd è in forze e anche se non c’è il ministro Angelino Alfano, che però in mattinata ha ricevuto al Viminale Massimo Gandolfini, portavoce del comitato che ha organizzato la giornata, in piazza c’è la moglie. Tiziana Miceli. e c’è Giorgia Meloni che annuncia in diretta di essere incinta.

L’altolà di Gandolfini
“Il ddl Cirinnà sia totalmente restituito: non bastano operazioni di maquillage”. “Non è possibile che ci sia una classe politica ideologica. Le femministe dovrebbero vomitare all’idea che si possa comprare l’utero”, ha proseguito Gandolfini. “Qui ci sono elettori di tutti i partiti. Vi dico: guardate chi ci sta aiutando e chi vi oscura” sullo stop al ddl Cirinnà. “I prossimi passaggi della legge li seguiremo minuto per minuto e vedremo chi ha ascoltato il messaggio di questa piazza e chi lo ha messo sotto i tacchi”.