Correggio, clonavano carte di credito: arrestati

13 gennaio 2016 | 16:41
Share0
Correggio, clonavano carte di credito: arrestati

In manette due moldavi che sono stati incastrati dopo che avevano usato le carte per rifornirsi con 6mila euro di carburante a spese di un’azienda di autotrasporti

CORREGGIO (Reggio Emilia) – I carabinieri hanno arrestato due moldavi, Alexandru Munteanu, 22 anni, residente a Grosseto, e Tatary Ion, 20 anni, residente a Reggio, con l’accusa di aver clonato carte di credito. Nella loro disponibilità sono stati trovati numerose carte clonate.

A far partire le indagini e ad incastrare i due il fatto che un’azienda di autotrasporti di Correggio si sia vista addebitare seimila euro per rifornimenti di carburante nonostante i mezzi fossero stati fermi durante le festività di fine anno.

A svelare l’arcano sono state le telecamere di un distributore di benzina che hanno immortalato due sconosciuti intenti a far rifornimento al furgone da loro utilizzato in corrispondenza degli orari dei prelievi addebitati all’azienda. Il furgone, che presentava vistose scritte di un autonoleggio reggiano, in maniera del tutto fortuita è stato notato dal titolare dell’azienda di autotrasporti mentre veniva parcheggiato nei pressi del ristorante dove stava cenando con i familiari.

Accertato che dal mezzo scendevano due ragazzi perfettamente somiglianti ai due che avevano effettuato numerosi rifornimenti a carico della sua azienda, l’uomo ha chiamato i carabinieri. Sul posto è arrivata una pattuglia. I militari nella loro disponibilità e nei rispettivi domicili localizzati nel capoluogo reggiano hanno trovato numerose carte dei più variegati tipi (carte di credito, carte carburante etc..) tutte clonate tra le quali due avevano l codice segreto di quelle clonate al titolare dell’azienda di autotrasporti correggese.

Si è quindi accertato che i due, entrati furtivamente nell’azienda, avevano forzato due camion carpendo i dati delle carte rifornimento che poi hanno clonato utilizzandole per l’acquisto di carburante per un importo di oltre 6.000 euro che, ad insaputa del derubato, gli è stato addebitato. Una decina le carte clonate sequestrate dai carabinieri ai due “specialisti” della clonazione, su cui ora stano convergendo le indagini dei militari per accertare quanti e quali altre aziende con le stesse modalità siano state “alleggerite” dei rispettivi conti correnti.