Amministratrice di condominio “infedele”, al via il processo

20 gennaio 2016 | 15:02
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Amministratrice di condominio “infedele”, al via il processo

Gabriella Ferretti è accusata di aver prelevato oltre 45mila euro in tre anni e di non aver corrisposto oltre 41mila euro di spese di riscaldamento. Il procedimento proseguirà il 10 febbraio: si va verso un rito alternativo

REGGIO EMILIA – Si è aperto oggi, al tribunale di Reggio Emilia, il processo all’”amministratrice infedele” Gabriella Ferretti la quale è accusata, come attestano gli estratti conto del condominio querelante, di aver prelevato a suo favore, oltre 45mila euro in tre anni e di non aver corrisposto oltre 41mila euro di spese di riscaldamento centralizzato, costringendo i condomini a sborsare nuovamente questo importo per evitare la sospensione del servizio da parte di Iren.

Il condominio, difeso dall’avvocato Annamaria Terenziani, presidente dell’associazione che tutela i proprietari di casa, ovvero Confedilizia,  si è costituto parte civile per richiedere il risarcimento di tutti i danni patrimoniali subiti, oltre a 30mila euro di danni morali.

Contro l’amministratrice imputata si è costituita parte civile anche la stessa associazione della proprietà edilizia Confedilizia di Reggio Emilia. “Il fatto di reato compiuto dalla Ferretti ha leso gli interessi perseguiti dall’associazione, ovvero la tutela dei diritti morali ed economici del proprietario di casa anche nell’ambito condominiale”, ha detto l’avvocato Terenziani, presidente di Confedilizia Reggio Emilia. “Abbiamo richiesto che il Tribunale condanni la stessa al pagamento di una somma non inferiore a 10mila euro che destineremo alle nostre battaglie in difesa dei proprietari di casa”.

Il procedimento proseguirà il 10 febbraio perchè la causa possa essere riunita ad altri due procedimenti pendenti contro Gabriella Ferretti per fatti analoghi compiuti a danno di altri condomini. La Ferretti, tramite il suo difensore, ha preannunciato di voler chiedere un rito alternativo, abbreviato o patteggiamento, per l’ottenimento di uno sconto di pena.