Smog, le misure del governo: ma non sono vincolanti

30 dicembre 2015 | 15:47
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Smog, le misure del governo: ma non sono vincolanti

Un fondo da dodici milioni di euro subito disponibile per le iniziative dei Comuni sul trasporto pubblico locale e la mobilità condivisa. Ma gli incentivi per il trasporto su gomma sono molto più alti

REGGIO EMILIA – Soldi per il trasporto pubblico locale, via le auto più inquinanti, giù i riscaldamenti delle case. Governo ed enti locali cercano di correre ai ripari sull’allarme smog mentre al terzo giorno di fermo auto a Milano e restrizioni ai veicoli inquinanti a Roma le polveri sottili non accennano a diminuire. Governatori e sindaci hanno incontrato il ministro dell’Ambiente Galletti.

Subito fondo 12 milioni per Trasporto pubblico e abbassamento riscaldamenti
Un fondo da dodici milioni di euro subito disponibile per le iniziative dei Comuni sul trasporto pubblico locale e la mobilità condivisa. È’ una delle proposte del ministero dell’Ambiente per rispondere all’emergenza smog. Una fondo non particolarmente ingente se si calcola che ogni anno lo Stato dispone 500 milioni di euro di incentivi per il trasporto su gomma che è una delle principali fonti di inquinamento. In caso di sforamento per più di 7 giorni consecutivi dei limiti di smog, i comuni possono disporre l’abbassamento delle temperature del riscaldamento di 2 gradi; limitare la velocità di circolazione di -20km/h; sconti sui mezzi pubblici. Ma si tratta di misure non vincolanti che dovranno poi essere adottate dai sindaci.

Rottamare le auto più inquinanti
“E’ necessario pensare ad un fondo straordinario per tutto ciò che serve per rottamare le auto più inquinanti, un fondo che dovrà avere una posta certa, a cui le Regioni dovranno contribuire per come potranno fare. Incentivare la sostituzione mezzi è importante per ridurre le emissioni”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.

Fassino, per la prima volta si passa a strategia nazionale
“Oggi si passa da interventi locali a una strategia nazionale con un coordinamento permanente che monitori la situazione e gestisca le misure messe in campo. Si è fatto un un passo avanti per adottare provvedimenti di natura strutturale che incidano sulla qualità ambientale del Paese. E’ la prima volta che si mette in campo una strategia nazionale”. Così il presidente dell’Anci Piero Fassino.

A Milano sale ancora il Pm10
A Milano continua a salire il livello delle polveri sottili nonostante il blocco delle auto. Ieri, nel secondo giorno di stop alla circolazione, la centralina di Milano Pascal ha segnato un livello di 81 microgrammi per metro cubo, contro i 67 di ieri. Quella di Milano Senato, in centro, è salita da 66 a 83, mentre Milano Verziere è passata da 60 a 75. Lo rileva il bollettino dell’Arpa sulla qualità dell’aria.

A Roma Pm10 resta ‘fuorilegge’, flop targhe alterne
Nonostante a Roma ieri fosse il secondo giorno di targhe alterne è ancora allarme smog nella Capitale. Anche ieri i valori delle Pm10 nell’aria erano ‘fuorilegge’. E’ quanto si legge nel bollettino giornaliero fornito dall’Arpa Lazio. Il limite giornaliero delle polveri sottili è stato superato ieri in 10 centraline su 13. A Roma, afferma Legambiente, ci sono 71 auto ogni 100 abitanti. A Genova, il sindaco Marco Doria ha annunciato un provvedimento di divieto di circolazione di 25.000 veicoli immatricolati a fine Novecento su un parco auto circolanti in città di oltre 400.000 unità. La capitale è ultima tra le grandi città europee per metropolitane, tram, ferrovie suburbane e senza un reale cambio delle politiche nazionali la situazione rimarrà invariata, visto che non sono in cantiere progetti né investimenti, dice Legambiente che oggi farà un ‘flash mob’ davanti al ministero dell’Ambiente per fare pressing sul governo per una politica concreta e un piano straordinario per la mobilità urbana.