Reggiolo, Tosi difende Negri: “Le idee non si processano”

24 dicembre 2015 | 12:08
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Reggiolo, Tosi difende Negri: “Le idee non si processano”

Il primo consiglio comunale di Reggiolo dopo le feste discuterà degli atti e delle dichiarazioni del consigliere comunale di minoranza. Bizzocchi: “Una goliardata senza alcun rilievo penale”. Costa: “Fuori dalle istituzioni chi fa apologia di fascismo”

REGGIOLO (Reggio Emilia) – Il primo consiglio comunale di Reggiolo dopo le feste discuterà degli atti e delle dichiarazioni del consigliere comunale di minoranza Manuel Negri, tra gli indagati dei blitz neofascisti contro la Caritas, il Pd e Prc. Martedì sera il sindaco Roberto Angeli ha convocato il gruppo di maggioranza per un confronto su quanto accaduto, ma la discussione non si fermerà perché il primo cittadino ha intenzione di convocare tutti i capigruppo per arrivare a una posizione unitaria sull’argomento.

Manuel Negri, 41 anni, candidato sindaco nel 2014, eletto in consiglio per la lista di centrodestra Ricostruiamo Reggiolo è tra i sei denunciati dalla questura reggiana, indagati dalla Procura, per una serie di azioni di stampo neofascista compiute in città e in provincia. Blitz propagandistici, con slogan diffamatori contro la Resistenza, gli stranieri e le politiche migratorie, che tra settembre e novembre hanno preso di mira sedi della Caritas, del Pd, dell’Anpi, di Rifondazione Comunista, della Cgil. Negri è stato denunciato per i reati di minacce e supporto morale.

Intervistato da Telereggio ha detto: “Non ho motivi per dimettermi, al momento non c’è alcuna condanna nei miei confronti. Sono solo indagato dalla magistratura”. Sulla vicenda ieri è intervenuta anche l’Anpi di Reggiolo. Per il presidente Ivan Zanoni, “atti e parole come quelle del consigliere Negri hanno il sapore dell’apologia del fascismo. Mi chiedo se gli elettori fossero consapevoli, in campagna elettorale, del pensiero manifestato ieri da Negri con dichiarazioni pubbliche”.

Negri incassa invece la solidarietà di Flavio Tosi, sindaco di Verona, ex Lega Nord, ora leader del movimento Fare, sostenuto dall’associazione di estrema destra di cui Negri è dirigente, che ha detto: “Le idee non si processano ognuno è libero di esprimere il proprio punto di vista. La violenza anche verbale va condannata ma non processata, come fanno solo i regimi autoritari”.

Ma il sindaco di Reggiolo, Roberto Angeli, ribadisce: “A Reggiolo ci sono state importanti urgenze da gestire, come quella del terremoto. Urgenze che hanno reso fondamentale la condivisione e la collaborazione di tutta la comunità. In un momento in cui bisognerebbe continuare ad essere coesi per affrontare le difficoltà che interessano tutti i cittadini, azioni e dichiarazioni come quelle di Negri agiscono in senso contrario e contro i principi democratici. Se tanto teneva a esprimere un’idea poteva farlo subito mettendoci la faccia, in consiglio comunale e in campagna elettorale”.

Sulla vicenda interviene anche Alberto Bizzocchi, coordinatore Provinciale
Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che scrive: “È con grande stupore che Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Reggio Emilia ha assistito in questi giorni al processo mediatico che è stato sollevato nei confronti di Manuel Negri, consigliere comunale di Reggiolo, nonché coordinatore provinciale del movimento di Flavio Tosi. Senza entrare nel dettaglio degli accadimenti, che comunque assumono i contorni di una goliardata e che non sembrano avere rilevanza penale di alcun tipo, non si può che rimanere allibiti di fronte a una levata di scudi che appare essere puramente strumentale e finalizzata a deviare l’attenzione dell’opinione pubblica  dalle ultime notizie di cronaca, particolarmente imbarazzanti per l’amministrazione di sinistra”.

Continua Bizzocchi: “In un momento in cui sta emergendo in maniera chiara l’infiltrazione della ndrangheta nel tessuto produttivo del nostro territorio, mentre assistiamo al progressivo collasso del sistema cooperativo un tempo portato ad esempio dalle amministrazioni locali, risulta sospetto e fuori luogo il polverone alzato intorno a questa vicenda.  Oltremodo sgradevole appare inoltre il clima da processo sommario instaurato da coloro che si riempiono la bocca di garantismo solo a seconda della convenienza, dimenticandosi che solamente nei regimi totalitari (che a parole condannano) le persone si processano per le loro idee”.

E conclude: “Invitiamo quindi i vertici del PD reggiano a non perdere tempo in una inutile caccia alle streghe e a concentrarsi sui problemi che affliggono la nostra città, numerosi e crescenti, come testimoniato anche dalle recenti statistiche del Sole 24 Ore che hanno sancito il crollo della nostra provincia in termini di sicurezza e di qualità della vita”.

Costa: “Fuori dalle istituzioni chi fa apologia di fascismo”
Arriva anche la replica di Andrea Costa, segretario provinciale del Pd, che scrive:  “Non abbiamo bisogno che Fratelli d’Italia ci detti l’agenda delle cose da fare, perché ogni giorno siamo in campo come partito e con i nostri amministratori per risolvere i problemi della comunità. E nonostante questa responsabilità che la gente ci ha affidato attraverso le elezioni il tempo per condannare ogni propaganda al fascismo lo troveremo sempre”.

“Quel raid ci è parso un gesto stupido e povero – continua Costa – Diverso è rivendicare con orgoglio di essere fascisti: la nostra Costituzione dice cose molto chiare in proposito. Lì c’è il nostro sentire, frutto delle lotte di Liberazione partigiane, e questo ci spinge a dire che chi fa apologia di fascismo dovrebbe stare fuori dalle Istituzioni, oltre che censurato come facciamo e come sempre faremo. Per quanto riguarda la solidarietà che il sindaco di Verona, Tosi, esprime a Negri – conclude il segretario Pd – questa è totalmente fuori luogo oltre che pericolosa per la democrazia, proprio perché arriva da chi ha prestato giuramento sulla Costituzione italiana”.