Reggiolo, il Comune vieta fuochi d’artificio e botti

21 dicembre 2015 | 18:01
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Reggiolo, il Comune vieta fuochi d’artificio e botti

Il sindaco: “C’è anche il rischio di scatenare incendi nei cantieri”

REGGIOLO (Reggio Emilia) – Botti e fuochi d’artificio banditi su tutto il territorio urbano del comune di Reggiolo. Se a Reggio il Comune ha deciso di permettere i botti e anzi organizza uno spettacolo di fuochi d’artificio davanti al Valli, cosa che ha suscitato molte polemiche soprattutto fra gli animalisti, nel Comune della Bassa, con un’ordinanza, l’amministrazione ha deciso di bandire anche quest’anno petardi, botti e artifici pirotecnici di qualsiasi genere nel centro abitato di Reggiolo, Villanova e Brugneto dal 27 dicembre al 3 gennaio 2015 compresi.

Scrive l’amministrazione: “Visto l’alto numero di infortuni dovuti a fuochi pirotecnici nel periodo delle festività, il Comune ha deciso di mettere in campo una misura per tutelare la sicurezza dei cittadini e soprattutto dei minorenni che ne potrebbero fare un uso improprio. Non solo. Si tratta anche di una misura di sicurezza per evitare possibili incidenti nei cantieri della ricostruzione post sisma, molti dei quali utilizzano sostanze chimiche facilmente infiammabili oltre a numerosissimi teli in nylon, utilizzati come copertura dei ponteggi, e materiali accatastastati facilmente infiammabili”.

Ancor più a rischio sono i centri abitati di Villanova, Brugneto e Reggiolo dove i cantieri, oltre ad essere più numerosi, sono in molti casi collocati uno accanto all’altro, rendendo più facile il propagarsi di eventuali incendi. Nel 2012, in via Matteotti, proprio a causa dello scoppio di un petardo si era scatenato un incendio in un cantiere.

Le violazioni all’ordinanza saranno punite con una sanzione amministrativa pecuniaria da 25,00 a 500,00 euro (ai sensi dell’art. 7 bis, comma 1, del D. Leg.vo 18 agosto 2000), con la possibilità di avvalersi del pagamento in misura ridotta, pari a 50,00 euro (art. 16 della legge 689/1981). All’accertamento della violazione scatta anche la sanzione accessoria amministrativa della confisca degli articoli pirotecnici, pure se legittimamente detenuti.

Qualora il fatto integri gli estremi di uno o più illeciti penali il responsabile sarà deferito alla competente autorità giudiziaria (art. 347 del Codice di procedura penale).

L’Amministrazione di Reggiolo, “ritenendo comunque insufficiente il ricorso al divieto e alla sanzione, si appella anche al senso di responsabilità dei cittadini. I botti, infatti, non sono costituiscono un problema di sicurezza, ma anche di disagio e disturbo della quiete pubblica quando utilizzati in modo incontrollato”. L’ordinanza ricorda che esiste un pericolo oggettivo anche nel caso di petardi in libera vendita.

“I pericoli sono concreti e qui a Reggiolo sono moltiplicati – spiega il sindaco Roberto Angeli – per la presenza di numerosi cantieri. Anche i petardi in libera vendita rappresentano un rischio, perché sono comunque materiali esplodenti e sono in grado di provocare danni fisici, anche gravi, sia a chi li maneggia sia a chi assiste allo scoppio. Il pericolo c’è anche per quei prodotti che si limitano a produrre un effetto luminoso, quando sono utilizzati in luoghi affollati o utilizzati da bambini”.